Ho sempre delle difficoltà a definirmi donna. Preferisco
considerarmi una ragazza, a dispetto dell’anagrafe.
C’è invece chi, forte della giovane età, tende a precisare di non essere ancora un uomo, difendendo con orgoglio la propria condizione di “ragazzo”.
C’è invece chi, forte della giovane età, tende a precisare di non essere ancora un uomo, difendendo con orgoglio la propria condizione di “ragazzo”.
Ma queste posizioni così chiuse e definite, a chi servono?
Per settimane, mi sono interrogata circa la convenienza di
incontrare un ragazzo tanto più giovane di me, presentando a me stessa tutti i
lati negativi di una frequentazione simile, ma alla fine, la mia curiosità e la
voglia di ficcarmi in situazioni “bizzarre”, hanno avuto la meglio.
Mi sono affacciata a questa esperienza con qualche
incertezza, ma con estrema allegria, con leggerezza. Con la certezza che,
qualsiasi cosa avessi potuto trovare, mi avrebbe fatto bene. Non avere pretese,
a volte, può fare miracoli!
Più volte ho scritto di quanto sia solita portare avanti
convinzioni tutte mie, che poggiano su un mio modo personalissimo di
considerare il mondo, le persone.
È estremamente entusiasmante poter affermare quanto, questa
volta, mi sia sbagliata.
Dopo le prime volte, si era fatta spazio in me la quasi
certezza di avere carta bianca.
L’assoluto controllo della situazione.
Un dominio basato sul piacere che provo quando vedo un uomo
godere attraverso la mia bocca.
Il nostro gioco, alimentato dallo scambio di fantasie,
intenzioni più o meno reali, e testimonianze dei nostri reciproci desideri, nel
nostro ultimo incontro mi ha dato qualcosa in più. Ha iniziato a stupirmi.
Credo sia il suo modo insolente di sfidarmi, a piacermi
tanto.
Non mi piace essere contemplata e adorata. Lui mi stuzzica, fa leva sul mio orgoglio di giovane donna, ed è questo che mi spinge a dimostrargli che l’età ha un valore relativo.
Ma in realtà, lui lo sa già.
Ed è proprio durante uno degli incontri più recenti che mi ha dimostrato che, nonostante sia un ragazzo, scopa come un uomo.
Non mi piace essere contemplata e adorata. Lui mi stuzzica, fa leva sul mio orgoglio di giovane donna, ed è questo che mi spinge a dimostrargli che l’età ha un valore relativo.
Ma in realtà, lui lo sa già.
Ed è proprio durante uno degli incontri più recenti che mi ha dimostrato che, nonostante sia un ragazzo, scopa come un uomo.
Io so cosa ha provocato tanta eccitazione in me:
l’imposizione della sua volontà.
Sentirlo esercitare la sua forza fisica su di me, sin da
quando ha morso i miei capezzoli, mi ha obbligata a sottomettermi ai suoi
ordini.
Mi sono sentita frastornata, lo ammetto. Specie quando, dopo
avermi spalancato le cosce per leccarmi, trattenendomi i polsi con forza, mi ha
obbligata ad inginocchiarmi davanti a lui. Mi ha afferrata per i capelli, e mi ha imposto di aprire la bocca e succhiarglielo.
Io ho obbedito, quasi senza fare storie.
Adoro averlo tutto in bocca, quasi sul punto di soffocare.
Non mi stanco mai. Specie se è lui a dettare i movimenti.
Io ho obbedito, quasi senza fare storie.
Adoro averlo tutto in bocca, quasi sul punto di soffocare.
Non mi stanco mai. Specie se è lui a dettare i movimenti.
Ho succhiato diligentemente, fino a quando mi ha colpito il
viso con la mano.
Per un istante ho sollevato lo sguardo, come per
dimostrargli il mio disappunto (dovuto a ricordi ormai passati), ma poi lui lo
ha fatto ancora, e ancora. E a me è piaciuto tantissimo. Continuavo a sentirlo
crescere nella mia bocca, e mi sentivo totalmente di sua proprietà.
Come un oggetto.
Ed il fatto che fosse una mia scelta, mi eccitava ancora di
più.
Siamo andati avanti così, fino a quando, la voglia di
sentirlo dentro di me, è diventata una necessità fisica.
A quel punto, l’ho pregato di scoparmi. E naturalmente, lui
non mi ha accontentata subito.
Ha aspettato che gli dicessi che ne sentivo il bisogno, e
solo alla fine è entrato in me, facendomi sentire piena, appagata.
Per rendere tutto ancora migliore, ha scelto di venire in bocca, ed io ho bevuto, tutto.
E dopo, l’ho anche leccato con cura. Non potevo permettere che anche solo una goccia andasse sprecata!
Per rendere tutto ancora migliore, ha scelto di venire in bocca, ed io ho bevuto, tutto.
E dopo, l’ho anche leccato con cura. Non potevo permettere che anche solo una goccia andasse sprecata!