Elenco blog personale

venerdì 28 febbraio 2014

Io, La Rossa: un anno dopo

E' passato un anno dal primo post. 
Un anno meraviglioso, in cui ho imparato ad ascoltare, ad ascoltarmi, ad amarmi un po' di più. 
Ho anche iniziato a condividere la quotidianità, a raccontare una parte di me che prima tenevo nascosta. Soprattutto a me.
Il merito di questa mia evoluzione sta tutto nel calore che ho trovato nei commenti, nelle mail private, nelle amicizie atipiche, imprescindibili e inaspettatamente leali che, in questi mesi, mi hanno accompagnata giorno dopo giorno.
Un bacio speciale a Cunny e ad UnUomoInCammino: i miei primi lettori!

In questa mia piccola isola, mi sento davvero a casa.

Photo LaRossa





Stavolta ho fatto quasi un servizio fotografico. L'autoscatto inizia a non aver segreti. Ero indecisa tra due foto.
Questa ha avuto la meglio, ma credo che, nel prossimo post, ci sarà pure l'altra.
Scoprirmi un po' esibizionista: un altro merito del blog!

giovedì 27 febbraio 2014

L'ultimo dei romantici



In queste ultime settimane, spinta da un’indifferenza  sincera nei confronti del genere umano, ho evitato con cura inutili conversazioni da salotto con appartenenti al mio stesso sesso intrise di pregiudizi e luoghi comuni. 
Salvo, poi, incontrare per strada una vecchia conoscenza che, con una loquacità capace di farmi sentire taciturna (e chi mi conosce sa che non sono taciturna), mi parla del suo felice matrimonio: suo marito innamoratissimo la accontenta in tutto, la riempie di regali, e con lei condivide tutto. Abituata al mio rapporto di coppia, che verte sull’individualismo (lo so, sono io ad essere sbagliata), ho pensato: “CHEPPALLE!!”.

La donna ingioiellata descrive il marito come “l’ultimo dei romantici”. 
Ogni giorno, prepara la colazione, raccoglie un fiore dal giardino e le scrive una frase d’amore. La sveglia così. Con il vassoio sul letto ed un bacio sulla fronte. 
Una volta l’anno la porta in crociera, per darle modo di distrarsi dalla quotidianità, ed una volta a settimana si offre per badare ai bambini, in modo che lei possa andare a cena con le amiche. 
L’ultimo dei romantici non ha mai dimenticato un compleanno, un anniversario di matrimonio e/o di fidanzamento. Ogni volta, prenota lo stesso tavolo nel ristorante in cui le chiese di sposarlo.
Ci sarebbero ancora tanti dettagli da raccontare, ma credo che così possa bastare.

Quando una donna viene a contato con una realtà totalmente differente dalla propria, inizia a porsi delle domande (probabilmente è così anche per gli uomini). Anche io l’ho fatto.
Per anni, ho considerato il massimo del romanticismo un primo appuntamento in cui, lui mi portò a guardare le stelle baciandomi a mille metri di altitudine, con una temperatura esterna di otto gradi, ed una mia percepita di cinquanta!

Come in ogni cosa, se facessi un sondaggio circa il significato del termine “romantico”, otterrei svariate risposte.
Io, ad esempio, trovo davvero romantico un uomo che si dedichi a donarmi degli orgasmi meravigliosi e che, compiaciuto, mi guardi godere.
Però è risaputo che io abbia delle opinioni del tutto personali. 

Da bambina pensavo che il vero nome di questa torta 



fosse Roma antica!

martedì 25 febbraio 2014

Una settimana



Mesi addietro, un uomo disse che esagero nel sottolineare le mie connotazioni negative.  Si rese conto che non esageravo nel giro di una settimana. 

È l’incostanza, che mi frega. 
Improvvisamente sento il bisogno di qualcosa di nuovo, o semplicemente, della libertà di non agire.
Ho così, brevemente, riassunto ciò che mi è successo la scorsa settimana.
Delle giornate di sole meravigliose, il piacere di dedicare tempo a me stessa, una stuzzicante sensazione di euforia, un incontro fortunato: tutte cose in grado di donarmi una carica tale da cancellare quelle grevi riflessioni che, solitamente, non mi abbandonano, piantandomi a terra. Proprio io che cammino, come diceva Flaiano, con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole. 

L’avvicendarsi degli stati d’animo, l’allegria (che mi fa sentire l’arcobaleno dentro) che fa a botte con i miei momenti bui, la voglia di essere al centro dell’attenzione, di esternare emozioni, e di farlo, soprattutto, fisicamente: questo è il mio motore. Ciò che la mattina mi permette di alzarmi dal letto con il sorriso.

A lavoro c’è un gran fermento. Un po’ come avviene in tutte le aziende del nostro Paese.
Il mio capo (che  ha fatto una scelta coraggiosa ma, di certo, impopolare ed incomprensibile ai più) ha detto che gli mancherò, che sono stata una valida collaboratrice, e che questa cosa lo intristisce.
Poiché io e lui non ci siamo presi da subito, le sue parole mi hanno quasi commossa. 
Forse perché, dentro di me, l’autostima ha ancora un gran lavoro da fare, e sentire che qualcuno sentirà la mia mancanza, mi fa un certo effetto!

Per concludere il racconto della settimana appena trascorsa, confesso di aver capito solo adesso che ci sono cose che, più sono difficili da realizzare, più desideri che avvengano.
E forse, il bello sta anche in questo!



Cosa sarò
Che cosa sono stato
Tra quello che ho vissuto
E quello che ho immaginato
Ora di te cosa farò
È così complicato
Se muoio già dalla voglia
Di ricordarti a memoria"


venerdì 14 febbraio 2014

San Valentino - Seconda Parte

Facciamo che, quest'anno, San Valentino lo trascorro qui, con tutti gli uomini che "amo"!

Photo LaRossa

San Valentino - Prima Parte

Naturalmente, è superfluo dire che ho seri problemi con la storia di San Valentino.
Fondamentalmente, perchè non ho mai avuto un fidanzato/uomo che volesse festeggiarlo.
Ho tristissimi ricordi di una piccola me, adolescente, che accompagnava le amiche a comprare cioccolatini e peluche, e poi partecipava come un'intrusa a questo scambio di cuoricini e dolcezze!

Crescendo, la storia non è migliorata.
Il mio uomo, ogni anno, dice sempre che festeggiare questo giorno, sarebbe come offendere la mia intelligenza.
Questa cosa mi fa sempre sorridere: in realtà è vero, mi sentirei piuttosto ridicola!




giovedì 13 febbraio 2014

E le dimensioni? (Terza puntata)

Ho scritto più volte che le dimensioni hanno un'importanza relativa e, in certi casi, addirittura trascurabile, e ieri ho capito la ragione di queste mie affermazioni.
Io non possiedo il senso della misura!
Non posso spiegare altrimenti la mia difficoltà nel valutare gli spazi, quando sono in auto.
Procedo spesso a passo d'uomo in strade in cui passerebbe tranquillamente un autoarticolato, assumo una guida stupidamente sportiva in viuzze del centro storico in cui solo Teseo saprebbe agevolmente districarsi, corredando la carrozzeria della mia auto di poco simpatiche ammaccature.

Di certo, chissà quante volte ho ritenuto dimensioni universalmente ragguardevoli solo "nella norma"!



Non sono attendibile, ecco!




mercoledì 12 febbraio 2014

What's Up



Questa è una di quelle giornate che iniziano bene, ma non sai come andranno a finire.

Tutto lascia pensare alla primavera, stamattina. Anche la temperatura dentro casa.

Appena fuori dalla doccia, ancora bagnata, mi sono guardata allo specchio.

Lo faccio spesso.

È un modo per riconoscermi, per non perdere il filo. 
Ho usato il telo di spugna, per coprirmi, giusto fino all’inguine. La pelle d’oca mi ha ricordato che è ancora troppo presto per girare nuda per casa. I capezzoli, costantemente turgidi , mi strappano sempre un sorriso: ogni volta mi stupisco della loro svettante condizione. 


Sono dimagrita, ultimamente.

Ieri, sono stata al centro di un dibattito tra sostenitori della mia attuale forma fisica e chi, invece, tifa per qualche curva in più. 
Io, così, mi piaccio. Ché i miei fianchi li ho odiati tutta la vita, ed ora che li ho levigati, mi sento vincitrice.

Sono cambiata tanto, negli ultimi dieci anni. Fisicamente.

Da ragazza ero morbidissima, dentro e fuori.

Oggi sono un’alternanza di consistenze. Tipo "croccante fuori, morbida dentro". Ma mica sempre. Mica con tutti.
A volte sono solo croccante, altre volte (anche se raramente) solo morbida.

Oggi ho voglia di leggerezza. Di sorridere, di lasciare spazio a quell'arcobaleno che, per anni, ho sempre portato dentro.

 Da ragazza, volevo cambiare il mondo.





lunedì 10 febbraio 2014

Una persona semplice



In questi giorni ho sperimentato una forma di “solitudine forzata”.
Da queste situazioni, di solito, ne esco irrobustita. O almeno, ho sempre pensato questo.
In realtà, sono molto irascibile. Di cattivo umore.
Per tutti i pensieri che affollano la mia mente.
Perché cerco ostinatamente di fingere che non ci sia qualcosa che mi manchi.
Perché la cosa che mi riesce meglio è prendermela con chi dimostra di tenere a me.
Perché, con il passare del tempo, ho l’impressione di allontanarmi troppo dalla mia “versione iniziale”.

Ho una costante sensazione di malinconia. 
Sto perdendo quello stupore che caratterizzava il mio approccio con il mondo circostante, e non so come uscirne. 
Mandare tutti a quel paese, probabilmente, non è una gran soluzione.

Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei essere una persona che non si fa tante domande. Semplice. Trasparente.
Ché quelli come me, alla fine, sono condannati a stare soli.
Troppo difficile, stare dietro i nostri sbalzi d’umore.


giovedì 6 febbraio 2014

Un nastro da sciogliere

Mi sono accorta da poco di non aver "festeggiato" le quarantamila visualizzazioni. 
L'età comincia a farsi sentire, evidentemente. 
Dato che le tradizioni si rispettano, cerco di rimediare, un po' in ritardo. 
Spero vogliate perdonarmi!

Photo LaRossa
Questo post è dedicato anche a Il Marmocchio (probabilmente, un giorno, ne parlerò). 
Perchè mi fa sorridere, e rende, spesso, lievi e colorate le mie giornate!

mercoledì 5 febbraio 2014

Prima e seconda serata



Dopo aver appreso che, dal 1990 ad oggi, la rai lo ha trasmesso ben 22 volte, ieri ho scoperto di aver visto Pretty  Woman per la 22esima volta
Lo so, rischio di sembrare incoerente, ma a me, la  favola piace tantissimo.
Lei è senza dubbio, irresistibile. Con quei meravigliosi capelli rossi, i modi semplici e poco artefatti.
Lui è figo da paura. Gli uomini brizzolati mi hanno sempre rubato il cuore. Poi, dietro quell’aspetto da duro, ha bisogno d’amore, insomma… la favola!
E che dire di quando lui realizza il mio sogno e la porta a vedere la Traviata?


Lo dico sempre, io. La causa delle insoddisfazioni sentimentali sta proprio in questi film che, negli anni dell’adolescenza, ci danno l’immagine di un amore “rosa”. Dove, ad un certo punto della storia, c’è qualcosa che sembra andare storto, ma poi, tutto si risolve. I tradimenti vengono perdonati, le difficoltà economiche sono appianate da eredità o colpi di fortuna, e si guarisce dalle malattie in maniera miracolosa.


Per fortuna, per tornare con i piedi per terra, c’è la seconda serata.
Ieri, a “La mala educaxxxion”, tra le altre cose, si è parlato di dirty talking.
Alcuni uomini hanno confessato di eccitarsi tantissimo nel sentire i primi gemiti della propria donna. Gemiti che, però, devono assolutamente essere sinceri, non buttati lì ad arte (tipo doppiatrice di filmporno), altrimenti si rischia di ottenere l’effetto contrario!
Le donne hanno dimostrato gradimento verso il linguaggio esplicito e le parole forti, quasi sempre.
In qualche caso, si è fatto riferimento anche alle mail e agli sms dal contenuto hot.
Per quanto riguarda i gemiti, non so come classificarli. A me piace sentire i miei gemiti, mi piace sentirmi godere, sentire lui, mi serve solo come feedback, ma non mi eccita più di tanto.
Io non parlo molto, durante il sesso. 
Innanzitutto, perché di solito ho la bocca impegnata in altro, e poi, perché preferisco ascoltare. Sentirmi chiamare, sentire i suoi ordini, le sue parole.
Mail ed sms hot, invece, li adoro. Rappresentano un gioco divertente, mi stuzzicano, possono diventare un punto d'inizio per qualcosa di ancora più frizzante che accadrà dopo.

E' che io ho un senso dell'umorismo "particolare", ed il rischio che un'espressione piccante mi faccia morire dal ridere (mandando tutto a rotoli) è sempre molto alto!