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lunedì 10 febbraio 2014

Una persona semplice



In questi giorni ho sperimentato una forma di “solitudine forzata”.
Da queste situazioni, di solito, ne esco irrobustita. O almeno, ho sempre pensato questo.
In realtà, sono molto irascibile. Di cattivo umore.
Per tutti i pensieri che affollano la mia mente.
Perché cerco ostinatamente di fingere che non ci sia qualcosa che mi manchi.
Perché la cosa che mi riesce meglio è prendermela con chi dimostra di tenere a me.
Perché, con il passare del tempo, ho l’impressione di allontanarmi troppo dalla mia “versione iniziale”.

Ho una costante sensazione di malinconia. 
Sto perdendo quello stupore che caratterizzava il mio approccio con il mondo circostante, e non so come uscirne. 
Mandare tutti a quel paese, probabilmente, non è una gran soluzione.

Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei essere una persona che non si fa tante domande. Semplice. Trasparente.
Ché quelli come me, alla fine, sono condannati a stare soli.
Troppo difficile, stare dietro i nostri sbalzi d’umore.


20 commenti:

  1. Non esistono femmine semplici.
    Baci e abbracci.

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    1. Confortante :-)
      Aldilà dei luoghi comuni, questo nodo, oggi, vorrei davvero scioglierlo!

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    2. Da cinico, pessimista e annodato quale sono, mi verrebbe da dire: "sciolto un nodo, se n'annoda un altro".

      Ma tu insisti.

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    3. Sì, io insisto.
      In fondo, è sempre stato così. E i momenti di tregua mi riempiono troppo di vita. Non potrei arginarmi.

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  2. Rossa, hai questo inquietudine esistenziale che è la condanna del vivere consapevole.
    Beati voi che non capite un cazzo! diceva, gioliardicamente, un compagno di alpinismo.
    Vedi, tu hai questo dono condanna di non sedare la tua mente e la tua anima.
    Ciò comporta eccellenza e sofferenza, innalzarsi ed essere prostrati.
    Invito sempre a voler bene alla malinconia, struggente, ti fa sentire l'anima, quella.
    Senza malinconia non c'è felicità.
    Se la malinconia e l'inquietudine diventano stagioni egemoniche del vivere,
    forse potresti cambiare qualcosa nella vita.
    Un mezzo che hai trovato è l'espressione artistica, questo diario.
    Io noto, quasi sempre, che anche la fatica è un toccasana, il movimento fisico.
    E la natura. Tornare alla Natura e alla sua carica energizzante è rinascimento per molte persone.
    Buondì cara.

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    1. Questo diario è ciò che mi aiuta a capirci qualcosa.
      Mi dona sorrisi e profondi spunti di riflessione.
      Grazie, UnUomo. Il tuo contributo è sempre prezioso.
      Un abbraccio stritolante <3

      (La storia del movimento fisico è una grande verità. Se solo fossi meno pigra...)

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    2. Di solito, io raggiungo un tot di sensazioni di negative, poi mi rompo terribilmente e reagisco.
      Sto per reagire XD

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    1. Zio peto, che flash!. Era un tot che non ascoltavo Terence Trent D'Arby.
      Viaggio in zero secondi indietro alle pischellaggini post adolescenziali.
      (8)

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    2. Secondo me era un gran figo e ha una voce eccezionale.

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    3. Sì, era un figo, ha una voce eccezionale.
      Non lo ascoltavo da anni, proprio come UnUomo.
      E sono tornata indietro di almeno vent'anni, alla mia prima, vera cotta! <3

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  4. Sarebbe bello riuscire a non farsi troppe domande... Ma le persone complesse non possono farne a meno. Il problema sta in quel "qualcosa" che ti manca.
    E da lì parte quel senso di insoddisfazione e di malinconia.
    Ma sono fasi che poi passano. Transizioni. L'inquietudine del vivere ...

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    1. Ecco, il problema sta in quel "qualcosa" che io cerco di rimuovere.

      Per fortuna, domani me ne sarò già dimenticata! ;-)

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  5. Bisogna imparare a cavalcarli gli sbalzi d'umore...
    contrastarli è fatica sprecata (sia per te che per chi ti sta intorno)

    Poi le persone inquiete sono quelle che danno il meglio... guarda Jeff Buckley ad esempio ;)

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    1. A volte sono meno brava a destreggiarmi.
      Migliorerò :-)

      Ma noi ci vediamo a giugno, vero? :D

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    2. Certo...
      Tu agita i riccioli tra la folla e io ti riconoscerò subito ;)

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  6. diciamo che è lunedi dai, già domani la vedrai diversamente

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