Sono giornate
impegnative.
Sto lavorando tanto, da non saper cosa fare, una volta a
casa.
Come se, il tempo libero fosse qualcosa di superfluo ed inutile.
Ieri, mi sono permessa
di augurare un buon anno nuovo ad un tizio un po’ burbero. Mi ha risposto che “sarà
un anno del cazzo come tutti gli altri, quindi perché sprecare fiato?”.
Ci sono rimasta male, lo ammetto.
Da sempre spero, giorno 31 dicembre, che l’anno alle porte
riuscirà a vedermi diversa.
Determinata e spedita verso il raggiungimento della serenità
tanto desiderata.
Con la mia lista di buoni propositi, mi sento quasi un
cavaliere con tanto di corazza. Una corazza poco resistente, però. Che cade a
pezzi, giorno dopo giorno.
Non voglio fare bilanci, o resoconti di fine anno.
Ho la fortuna di poter contare su chi mi vuole bene, e ciò
mi rende forte.
Per quanto riguarda le mie zone d’ombra, i miei insuccessi,
o i desideri non ancora realizzati, penso che, impegnandomi di più, potrei
farcela.
Potrei farcela, sì.
A portare avanti un progetto, a fidarmi degli altri, a
lasciarmi andare, a cominciare tutto da capo, senza lasciarmi spaventare dalle
difficoltà e dall’incertezza di ciò che non conosco ancora.
A smussare gli spigoli, a non essere severa con me e con gli
altri, ad amare.
Tra le cose migliori di quest’anno ormai al termine, ci
siete voi, amiche ed amici.
Movimentate le mie giornate, mi donate sorrisi e stimolate
riflessioni, tollerate la mia parte peggiore.
Vi amo!
Dimenticavo…
Chi scopa a capodanno, scopa tutto l’anno.
Diamoci da fare!