Domenica, con suo grande disappunto, mi sono ritrovata alla
guida. Pochissimi chilometri da passeggero lo hanno reso nervoso.
Ho un senso di possesso tanto esasperato nei confronti dell’autoradio che, se
lo applicassi al mio corpo, sarebbe come indossare una cintura di castità:
appartiene a me, solo io posso disporne.
Spesso ascoltiamo Radio 2, insieme. È una sorta di compromesso.
Domenica no. Domenica ho deciso di
vagare sulle frequenze fino a quando non ho trovato questa:
Ci sono cose che mettono tutti d’accordo: le partite della
nazionale in tv, la pizza, l’espresso con la moka (eccezione fatta per me, che
non bevo caffè), le canzoni di Battisti.
Battisti ha conquistato (e continua a conquistare) intere
generazioni. Uno dei pochi punti d’incontro tra me e lui.
Amo profondamente questa canzone. Ne amo il testo, la
delicatezza, il carico di emozioni che trasmette.
Mi ricorda un pomeriggio di
primavera. E credo riporti in mente quel pomeriggio anche a lui, che
alle prime note mi ha chiesto di spegnere. Io, ovviamente, ho continuato ad
ascoltare, ma con gli occhi velati di lacrime.
" Anche quando un mattino tornasti vestita di pioggia
con lo sguardo stravolto da una notte d'amore
-Siediti qui,
non ti chiedo perdono perché tu sei un uomo-"
con lo sguardo stravolto da una notte d'amore
-Siediti qui,
non ti chiedo perdono perché tu sei un uomo-"
Era primavera, il calendario diceva così.
Un pomeriggio
grigio che non prometteva nulla di buono, io in ferie, lui fuori per lavoro.
Decisi di raggiungere l’uomo che da poco avevo iniziato a vedere. Tra noi non c’era
ancora nulla di importante. Sesso, sì, ma non la passione che ci avrebbe tanto
uniti.
Il suo impegno di lavoro saltò, mi telefonò per comunicarlo.
Io avevo il telefono in borsa, non lo sentii squillare.
Andò a cercarmi dall’amica
che, di solito, mi copriva, ma lì non c’ero.
Appena mi contattò, fu un disastro. Non potevo rispondere
alle domande, non possedevo le risposte.
Quella fu la prima volta che gli raccontai delle bugie. Tante.
Ci incontrammo a
casa. Avevamo entrambi un’espressione sconvolta. Mi sorpresi abile nell’arrampicarmi
sugli specchi. Alla fine lui volle credermi.
Pensare a questo episodio, oggi,
fa male anche a me.
molto bella in effetti ;-)
RispondiElimina;-)
EliminaLa canzone è bellissima!!!!
RispondiElimina...per le bugie, a fin di bene, bisogna non avere rimorsi nel dirle!
Non sono una dal rimorso facile ;-)
EliminaMa queste non credo rientrino nelle bugie a fin di bene. Sono piuttosto bugie di comodo. Forse.
...non so perchè ma avevo uno strano presentimento :-)))
Eliminail mio fin di bene è rivolto a me, ovviamente, altrimenti sarebbe la catastrofe!!!
Uno strano presentimento? :-D
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina..il fatto che non fossi una dal rimorso facile!
EliminaAdoro le linguacce!
Anche io le adoro! ;-)
EliminaDiscutevo con un'amica che per me intimità deve far rima con comodità.
RispondiEliminaNon riesco, almeno non ci riesco più, a vivere l'intimità, intesa fuori dal rapporto ufficiale, dovendomi preoccupare delle possibili conseguenze.
E' scomodo domandarmi in continuazione: "e se mi cerca? e se m'ha cercato? e se me cercasse? tanto me cerca sul più bello". Mi sfinisce, fa si che qualunque possibilità muoia sul nascere.
Capisco benissimo quanto possa far male, quindi. A me ha fatto così male che anche solo le fughe che mi concedo qui, pendendo dalle tue labbra, assolutamente segrete e clandestine, a volte suscitano le stesse sensazioni che provavo dal vivo, un secolo fa.
La canzone... beh non può che essere questa ;)
chi sarà? boohh e che lo chiedi a me...
no, non era questa. dopo la cerco... (però bella lo stesso neh)
EliminaEccola...
Eliminasarà uno scherzo, un amico... chi lo sa?
Grisù mio, non sempre intimità e comodità vanno di pari passo.
EliminaA volte mi chiedo se non sia per tutto ciò che c'è stato dopo, per la sofferenza dell'altro, per la quantità infinita di balle raccontate, che adesso vivo tutto/tutti con distacco.
Evviva Battisti! :-)
EliminaE' difficile poter pensare di vivere le nostre passioni, i desideri, le fantasie, senza, al tempo stesso, non fare male a qualcun altro. E' inevitabile.
RispondiEliminaMa se tutto questo succede c'è sempre un motivo.
Io non posso, parlo per me, non vivere le mie passioni ...
Ho provato, per brevi periodi, a confondermi tra la gente. Azzerare slanci, velleità...ma non ero io.
EliminaHai ragione tu. Un motivo c'è sempre. Giusto o sbagliato. Non alibi, ma dati di fatto.
ma possiamo definirlo il tuo fidanzato ?
RispondiEliminaPossiamo definirlo come l'uomo che forse ho amato di più in vita mia.
EliminaComunque poi ti chiederò pareri musicali. Non oggi. Questo post mi ha trasmesso tristezza per tutto il giorno!
:-*
io stasera non sono triste
RispondiEliminasono io
Buongiorno!
EliminaOggi non sono più triste :)