Il giorno libero

Ho comprato degli occhiali da sole davvero belli. 

In tinta con i miei capelli, mi donano un’aria un po’ vintage, ma non romantica (per fortuna). Hanno le lenti sfumate, e se li posiziono a metà del naso, mi sembra che tutto il mondo che mi circonda sia colorato di rosa. Un effetto molto strano, ma gradevolissimo, che è molto in tema con l’aria un po’ svampita che con il passare del tempo sembro assumere.  

Quando mi dedico troppo al lavoro, tutto il resto, per forza di cose, passa in secondo piano. Le ultime parole famose: “Quest’anno c’è meno caos del solito”, come sempre sono state smentite da orde barbariche che da lunedì invadono il mio territorio, e stamattina hanno restituito una spiaggia in condizioni tanto pessime da provare un nodo in gola. 

Questi giorni, però, sono stati pieni di belle emozioni. Di contatti scritti e telefonici che mi hanno donato molto, in certi momenti intristito, è vero, ma mi hanno aiutato anche a capire un po’ di più me stessa. Ne scriverò per bene di quanto sia fortunata ad incontrare, nel mio cammino, persone tanto speciali.

Oggi ho approfittato dell’unica giornata libera per riordinare un po’ le idee, e per tornare qui, nella mia isola. 

Stamattina, in spiaggia, pensavo che è una fortuna che non sia uomo. 

Mi capita spesso, forse per la mia abitudine a stare poco coperta, di venir accarezzata cosi intensamente ed intimamente dalla brezza, da improvvise folate, che tutto ciò che si trova “a portata di mano” (clitoride, ad esempio) ne viene così deliziosamente avvolto da restarne incantato. Sarà questo, immagino, ciò che, in questo periodo, mi mantiene sempre eccitata. 

In spiaggia, dicevo, se fossi un uomo dovrei costantemente convivere con la mia erezione!