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venerdì 20 settembre 2013

Immagino che...



La fantasia è il mio migliore alleato. Specialmente quando ci sono molti chilometri tra me e il protagonista dei miei desideri. 

Mi immagino diversa, stasera. Indosso il mio abito nero preferito, ho impiegato un po’ più del solito a truccarmi. I ricci mi cadono selvaggi sulle spalle, indosso le scarpe che ti piacciono, e ho scelto la lingerie più ricercata ed elegante.

Torni a casa dopo un giorno fuori, un po’ nervoso. 
Mi guardi, fingi di non essere sorpreso. Un bacio sulla guancia, un sorriso, e mi conduci verso il tavolo. 
Mi fai sederi lì, continui a guardarmi, ma non mi spogli. 
Inizi ad accarezzarmi: metti una mano tra i capelli, mi sfiori il viso, avvicinandoti come se volessi sussurrarmi qualcosa. Invece vuoi il mio profumo, ti sento, mentre annusi ogni centimetro del mio collo, e con le mani segui la linea dell’abito, avendo cura di me come se fossi un tuo prezioso gioiello.
Mi piace essere al centro delle tue attenzioni. Sono molto eccitata, e tu, che mi conosci, rallenti i tuoi movimenti, perché vuoi portarmi al limite della resistenza.
Mi metti una mano tra le cosce, le divarichi, commenti il fatto che abbia scelto il reggicalze, ci giochi un po’, e finalmente prendi a sfiorare il pizzo degli slip. 
Dopo poco mi tocchi, ma lo fai distrattamente, quasi come non ti importasse. Decido di velocizzare, afferro la tua mano e la indirizzo verso il clitoride, ma per te non è ancora il momento, usi le tue mani per stringermi i polsi, ed invadi la mia bocca con la tua lingua. Mi sento piena di te, inebriata dal tuo controllo, sono bagnata ed ho solo bisogno di sentirti entrare dentro.
Mi prendi dai fianchi, mi sposti proprio sul bordo del tavolo. Ti inginocchi, stavolta spalanchi le mie cosce, ti posizioni al centro. Crei una piccola fessura spostando i bordi dello slip, e ci infili dentro la lingua. Ti stringo a me, avvolgendoti con le gambe. Poggio le mie mani sulla tua testa, per obbligarti a compiere dei movimenti che, in realtà, tu conosci benissimo. 

Ti nutri di me, ed io godo nel vedertelo fare.


17 commenti:

  1. Miseria, se è farina del tuo sacco dai la paga alla Caeo!!!! brava davvero!!!

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    1. Certo che è farina del mio sacco ;-)
      Questo è il mio piccolo mondo, guai se non fosse così!
      Benvenuto :-*

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  2. Oh che meravigliao il preludiao ingrifatao! =:)

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  3. Che dire, gran bella immaginazione...

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  4. I chilometri.. la distanza... aiutano a sollecitare la fantasia, ed esasperano il desiderio...

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