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lunedì 25 novembre 2013

Chiacchiere



Una collega “storica”, che con me ha condiviso tanti momenti di vita  anche fuori dal lavoro, ieri scherzava sulla mia attitudine all’uso del microfono. Forte di ovvi doppi sensi, ha fatto notare a me ed alla timorata che lì, nessuno si accosta al microfono con la mia naturalezza, ed il mio modo di prenderlo in mano ed avvicinarlo alla bocca senza titubanza è uno spettacolo. È una capacità tutta naturale che mi fa meritare il titolo di “Miss microfono d’oro”. Abbiamo continuato a scherzare su quella che, invece, è la sua attitudine, dato che ha una sesta (o forse settima), e ci prendendoci affettuosamente in giro, mentre la timorata ci guardava come se fossimo la personificazione del peccato.

Cambiando discorso, l’attenzione si è spostata su lingerie e simili. Su come lei, spesso, abbia bisogno di reggiseni su misura, e di quanti completi intimi io abbia già acquistato questo autunno. La timorata sembrava molto incuriosita, adesso. Io, dimenticando quanto lei sappia essere pungente e ottusa, l’ho invitata a venire a vedere il mio ultimo acquisto. Mentre lei annuiva, ho concluso, approfittando della leggerezza che si respirava, dicendo che, se avesse voluto, le avrei fatto vedere anche come mi stava addosso.
Lei, con il sorriso stronzo che non ricordavo, ha risposto che questo piacere è giusto che lo riservi al mio uomo, e tuttalpiù, al mio amante.
Adesso, considerato che non ho mai condiviso certi aspetti della mia vita privata con lei (e con nessun’altro), questa cosa mi ha dato parecchio fastidio. 
Perché non c’era ironia, nelle sue parole. C’era solo volontà di ferirmi, di farmi sentire “poco di buono”. Ed io, invece di risponderle qualcosa tipo “Mi dispiace di averti rubato l’amante, ma in effetti io glielo succhio meglio di come facevi tu”, mi sono limitata a stare in silenzio, a non rispondere.
Perché non so reagire. Devo sempre rifletterci sopra.
Adesso so che avrò tante difficoltà nel rapportarmi con lei. Non ho doti diplomatiche, preferisco eliminare il problema alla radice, ed in questo caso, la via più semplice sarebbe tornare a ridurre al minimo le occasioni di conversazione. Ma lavorando fianco a fianco, non credo sia semplice. 
Qualcosa mi inventerò.



Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Affronto raramente questo argomento, ma solo perché mi sta tanto a cuore, e spesso le parole sono riduttive e rendono tutto ovvio  e banale. Avere paura di qualcuno che ami, o hai amato, è qualcosa di terribile, che ti svuota, mina ogni tua sicurezza e, spesso, la stima di te stessa.

 

14 commenti:

  1. dovevi risponderle a tono, non l'hai fatto. questo perché ti ha colto di sorpresa

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  2. > Lei, con il sorriso stronzo che non ricordavo, ha risposto
    > che questo piacere è giusto che lo riservi al mio uomo, e tuttalpiù, al mio amante.

    Non è che ha avuto paura che fosse una sorta di attaccabottone/proposta lesbo/bisex?

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    1. Ti assicuro, UnUomo, che non ha nemmeno lontanamente avuto questo pensiero.
      Conoscendola, crede di certo che il mondo lesbo sia una finzione cinematografica, "ché Dio non vuole"!
      Voleva solo attaccarmi.

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  3. Lascia passare un po' di tempo... quello smussa tutto, attenua le tinte forti.
    E se deve essere, ritroverete un buon rapporto.

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    1. Prima deve passarmi questo senso di fastidio, poi vedremo...

      Grazie, comunque. E' un consiglio saggio. :-*

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  4. guarda per la buona pace di tutti, mi offro io per vedere come ti stanno i completini
    ecchessarà mai, vederti indossare il completino intimo..;_)
    mi preoccupa solo quando devi toglierlo per infilare il secondo ;-)

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    1. Posso organizzare una sfilata personale, se vuoi.
      Nessun problema, tra un cambio e l'altro. C'è il backstage ;-)

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  5. Il silenzio ha l'oro in bocca, diceva la mia nonna!
    Condividiamo il mio punto di vista?
    Qualsiasi risposta, avrebbe mostrato il fianco a tafferugli inutili , sterili e non solo.
    Non proferire verbo, se si riesce anche a condire con del classico non verbale "aka" sorriso eloquente, genera pensieri negli altri più che contorti e fuorvianti.
    Scendere al loro livello, non sortisce mai un vero effetto, si rischia di non avere vincitori.
    Provare per credere.

    k

    PS: e comunque volendo rispondere, perché prendersela con l'amante, tanto vale citare il marito della "invidiosa", no?

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    1. Io conoscevo un
      "Il mattino ha l'oro in bocca"
      e
      "La parola è d'argento, il silenzio d'oro".

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    2. "La mia nonna diceva" ... non metto in dubbio che tu abbia più che ragione, ci hanno fatto anche un film mettendo nella bocca del mattino dell'oro.
      Però nonna è morta prima del 2005, anno della prima uscita del libro dal quale nel 2008 hanno tratto il film.
      Se la incontro nei miei sogni, le chiederò lumi, promesso!

      k

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    3. E volendo evitare della spicciola ironia, tu hai ragione.

      Il detto deriva da un'antica tradizione siciliana. La notte precedente la festa di fidanzamento della figlia maggiore in una famiglia, questa nascondeva nella bocca di uno dei "mascheroni" delle fontane del paese uno dei gioielli, solitamente d'oro, donatile dalla nonna materna. La mattina successiva le ragazze nubili del paese andavano a caccia del gioiello (che secondo la convinzione popolare avrebbe condotto a un rapido fidanzamento), con diritto a tenerlo per sé. Ovviamente, chi si alzava prima aveva maggiori possibilità di trovare il gioiello nella bocca del "mascherone" della fontana prescelta.

      Il perché mia nonna storpiasse questo antico detto non lo so!

      k

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    4. Ma questa storia è interessantissima! Io non la conoscevo!
      Grazie k. :-)

      In ogni caso, io sono rimasta in silenzio.
      E lei, oggi, mi ha invitata a casa sua. :-/

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