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mercoledì 3 aprile 2013

Moralismo e sesso



La giovane moralista colpisce ancora. Ha dato prova di ottusità utilizzando motivazioni tanto ridicole, che scriverle mi imbarazza quasi. Ogni volta che penso a lei, immagino che finiremo per scrivere geogra****mente per non turbarla pronunciando parole dal significato torbido. Io, infatti, ieri  sono stata rimproverata per un motivo ben preciso. Ho pronunciato la parola “cazzo” in presenza di un uomo. Volevo dirle che, in realtà, a me il “cazzo” piace sempre averlo in bocca, ma non ho voluto turbarla più di tanto!
La prossima volta le canterò questa:

 
 
Stanotte mi ha cercata. Io non lo faccio più, ormai, ma non gli dico di no. Siamo stati lontani per tanto, quando credevo di essermi innamorata di un altro, ma il muro lo abbiamo costruito ancora prima. Stanotte mi ha massaggiato la schiena, poi infilato una mano negli slip. È come se seguisse sempre lo stesso copione. Mi ha accarezzato il clitoride e poi ficcato le dita dentro. Giusto il tempo di inumidirle di me. Le ha tirate fuori e me le ha messe in bocca. Mi piace leccare le sue dita. Specie se sanno di me. Come una comunione. Il seguito lo immaginavo già. Di solito le opzioni sono due. Mi viene in bocca o mi prende il culo. Lui è così, senza fronzoli. Infatti mi ha voltata, è subito entrato in me, con un po’ di impeto, tenendomi dai fianchi. Ho assecondato i suoi colpi, senza slanci. Tutte le fantasie, tutta la creatività, con lui, svaniscono. Quasi sempre. Mi limito ad assecondare le sue voglie, forse perché so che a lui piace così. Forse.

16 commenti:

  1. Risposte
    1. si peccato che non sappia "sfruttare" al massimo quello che ha per le mani..

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    2. Chissà, magari sono io ad avere un blocco, con lui...

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  2. In effetti anche con la mia Morosa è tutto piuttosto prevedibile.
    Però...beh ho smesso già da tempo di aspettarmi cose imprevedibili.
    Per quelle esistono le Amanti...se non si ha la fortuna di trovare una donna che sia anche quella, la propria Amante oltre che la propria Morosa o Compagna o Moglie.

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    1. Non so...credo che sia più complesso di così, in realtà.

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  3. Storia vista e vissuta.
    Millemila anni fa.
    Non è un caso se la chiamo "la mia prima vita"
    Sono scappata per potermi creare la seconda.
    Tornassi indietro lo farei prima.

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  4. Via fuga Rossa, se nulla è lasciato al caso e all'istinto del cazzo-fica... corri veloce lontano un miglio.

    Per la moralista, ti consiglio di raccontarle la mia scorribanda orgiastica. Anzi segnalale il link.

    FG

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    1. Lo farei volentieri. Se leggesse ciò di cui scriviamo, chiederebbe la scomunica per tutti!!

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  5. Come dici tu... non provare slanci, fantasie....resta un'amarezza di fondo, quella che traspare dalle tue parole...

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    1. A volte penso che forse sono io ad essere difficile, ma in realtà non credo. Mi basterebbe davvero poco per essere serena.

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  6. Sì, l'amarezza di fondo.
    Questa malinconia che ti rende fragile e ciò contrasta con la tua potenza sessuale.

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    1. In realtà non immaginavo che la mia amarezza trasparisse tanto. Forse ormai avete imparato a conoscermi. E forse è che ho avuto dei giorni non facili. Ma voglio superare la fragilità. :-)

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  7. La fragilità è una dimensione dell'essere assolutamente invidiabile. E' la manifastazione nuda e vera del proprio essere.
    Non frenarla nè contenerla, ti rende esposta, questo è vero, ma rivela la tua intima e intensa natura.

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    1. Non sono sicura che sia invidiabile, ma esiste. E non saprei contenerla nemmeno volendo. Cerco solo di tenerle testa.
      Buongiorno, John :-)

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