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lunedì 22 aprile 2013

Ti presento i miei amici - Prima Parte



Poco più che ventenne, mi comportavo come una novizia. Troncata la storia con il fidanzato storico, fui obbligata a fare i conti con una realtà che non conoscevo, fatta di giovani che si divertivano, che stavano fuori fino a tardi, che non avevano bisogno di un legame solido per fare sesso. 
Io, diffidente per natura, mi trovai poco preparata alla promiscuità, ero rigida ed impacciata, portabandiera della certezza che senza l’amore vero il sesso non era possibile. 
Recentemente un collega mi ha confessato che, prima di scoprire che fossi “portatrice sana di fica”, era convinto che fossi asessuata come gli angeli. Per salvarmi dall’odore di santità, una collega d’università decise di organizzare una serata con due suoi amici. 
Arrivammo all’appuntamento. La mia amica impose che sarebbe stata lei a guidare, non avrebbe lasciato la sua auto incustodita. I ragazzi non accettarono con entusiasmo la decisione, ma obbedirono, proponendo un locale carino lontano solo qualche chilometro. Lei impose ancora una sua decisione: saremmo andati nella casa al mare di uno dei ragazzi. Era dicembre e lì non ci avrebbero disturbati. Io la guardai sconvolta, mi disse di stare tranquilla. Loro, stupiti, accettarono senza battere ciglio.

Visitammo velocemente la casa, parlammo un po' di noi, poi si formarono le due coppie, proprio come immaginavo. Io insieme al padrone di casa, la mia amica con l’altro. Il mio "cavaliere" si rivelò presto brillante quanto uno dei protagonisti di una qualsiasi trasmissione della De Filippi, non ci fu modo d’intavolare una conversazione, cosa avrei dovuto fare in quella stanza con lui? In realtà qualche idea l'avrei pure avuta, ma per la visione romantica delle cose che avevo allora, mancava la poesia. Evitai accuratamente le sue mani, le percependole quasi come una minaccia. Si stancò subito di me, propose di cambiare le coppie. 
Andò dalla mia amica, da me arrivò l’altro ragazzo, C., meno carino, qualche anno in più, ma riuscì almeno a mettermi a mio agio. Disse che mi trovava bella. Credo sia stato il primo uomo a dirmelo. Per la timidezza, non fui in grado di guardarlo in faccia, sorridevo soltanto. Iniziò anche lui il tentativo di avvicinarsi. Mi sfiorò i capelli, poi provò a cingere i miei fianchi, io ero indecisa, sfuggente. Stava per  provare a baciarmi quando sentimmo un urlo provenire dall’altra stanza. C. uscì per controllare e trovò l’altro ragazzo completamente svestito, che litigava con la mia amica. Subito dopo lei mi raggiunse, e disse che era il momento di tornare a casa. 

Per tutto il tragitto nessuno pronunciò una parola. I ragazzi arrabbiati, l’amica tra l’indignato e l’offeso, io (che non capii nulla) ero soltanto delusa. Arrivati a destinazione, i ragazzi ci salutarono appena, prima di andare via. Rimaste da sole, le chiesi spiegazioni: il litigio fu causato dal fatto che lei si rifiutò di scopare, dopo averlo accarezzato con i generosi seni. 

Io “Certo che sei stronza, se non volevi scopare, perché mi hai coinvolta in questa messinscena?”
Lei  “Loro vanno sempre dietro alle donne, mi volevo vendicare. Sapevo che con te non avrebbero concluso nulla!”


22 commenti:

  1. sei stata totalmente "usata" e da una donna x giunta.

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    1. Mi sono sempre fidata delle persone. Spesso a prescindere. Non è semplice modificare comportamenti radicati. Lei ha continuato ad usarmi, ma poi me ne sono resa conto.

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    2. "l'essere usati" coscientemente ha il suo perchè, ma non e' sicuramente questo.
      il tuo e' un dono, purtroppo, non va d'accordo con i tempi correnti

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    3. Ti confesso che a quei tempi ero tanto stupida da non esserne cosciente. Comunque continuo a lavorarci, su questa cosa. Mi capita ancora spesso di dimenticare la lezione.

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  2. Penso che il reato di stupro dovrebbe essere affiancato da quello di stupro psicologico.
    La tua amica responsabile di quella messinscena da poraccia dovrebbe sarebbe una buona candidata per quel nuovo reato.
    Noi uomini o siamo brutali, schifosi e stupriamo oppure siamo dei mollaccioni buonisti, tassisti aggratisse che riportano a casa quella che li ha presi letteralmente per il culo.
    Secondo me l'amica gattamorta si sarebbe meritata cientoppecciento un ritorno a casa a piedi.

    Buondì, LaRossa!

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    1. Buongiorno, UnUomo. In realtà i ragazzi sono stati più maturi di lei. A pensarci oggi, che leggerezza, andare a casa di sconosciuti...avrebbero potuto farci qualsiasi cosa. È una serata che ricordo sempre con un po' di ansia.

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  3. Usata adesso non esageriamo!!
    Coinvolta magari.

    La cosa che mi preoccupa è la sensazione espressa in risposta alla tua domanda.

    “Loro vanno sempre dietro alle donne, mi volevo vendicare. Sapevo che con te non avrebbero concluso nulla!”

    Un'altra vittima dell'ignorante (e opportunistica) leggenda per cui Maria partorisce senza peccato e a noi femmine tocca fare sempre la noiosissima parte delle sante. Invece di rispondere sono stronza e mi piace il cazzo si è travestita da giustiziera della fica molestata.
    FG

    PS. Rosse si nasce e le amiche cretine stanno a sbavare.

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    1. In compenso da lì ho iniziato ad aprire gli occhi. Alla fine non ha avuto ciò che desiderava.
      (Rosse si nasce...sei fantastica!)

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  4. Una pazza che piu' che altro ti ha esposto non solo ad un pericolo, dopotutto solo probabile, ma ad ansia certissima!

    Ciao Rossa-fuoco :-)

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    1. A volte ci si trova in situazioni incredibili senza nemmeno volerlo...ah, l'incoscienza...

      Ciao Gio ;-)

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  5. Io pure ho la casa al mare, ma all'epoca la *usavano* solo i miei amici...

    Ma vabbè, in compenso avevo la moto da cross, ecco.

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    1. Scusa, potevi portarci me! Beh, ma la moto da cross batte tutto il resto :-P

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    2. Ti ci avrei portato senz'altro. E probabilmente avremmo trascorso la serata a guardarci negli occhi e a dirci cosine stupide.
      Sono rimasto sognatore fino a tarda età, sessualmente parlando.
      Adesso, in tardissima età, sono tornato ad esserlo.

      Ah ma se rinasco...

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    3. E credi che avremmo riso tanto?
      Bello essere sognatore, bello che sia tornato ad esserlo. Se rinasci?

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    4. Voglio rinascere consapevole.
      Oppure Rossa.

      Anche se alla fine mi lamento mi lamento, eppure un paio di obiettivi che ritenevo irraggiungibili li ho invece centrati.
      Quindi tutto 'sto schifo magari non sono. Però continuo a ripetermelo.
      Magari per suscitare l'istinto materno o la crocerossina che c'è in ogni donna?

      Macchicce capisce e c'ha mai capito gnente!

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    5. La consapevolezza immagino si conquisti nel tempo, e nascere Rossa non è certo un vantaggio. Meglio essere come sei. Perché sei perfetto così, secondo me :-*

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    6. e chi sono io per contraddirti?
      (grazie. smack)

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    7. Stiamo pomiciando? arf! arf! wouf!


      Ah quanto mi piacerebbe, Rossa...

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