Elenco blog personale

lunedì 10 giugno 2013

Gli incontri (casuali e non) e la teoria del piano inclinato



Ho un amico che mi chiede in continuazione di trovargli una ragazza. O meglio, di presentargli un’amica, ché non è la stessa cosa. L’ultima, in ordine cronologico, è una testa interessante, strafiga in foto, carina nella realtà, e molto simpatica. Li avrei visti benissimo insieme. Lui è totalmente indifferente. Certo, preferisce le bionde tettone e non ricordo cos’altro, ma mica si può fare la lista della spesa. Ennesimo incontro non riuscito. 

In realtà non sono una sostenitrice degli incontri combinati dagli amici. Con me, ad esempio, ha funzionato solo una volta. Mi hanno organizzato diversi incontri: con un sosia di Danny de Vito, con un uomo tradito da poco dalla fidanzata che si presentò a me dicendo che, in qualunque momento l’avesse rivista, l’avrebbe messa sotto con l’auto, con un tenebroso e silenziosissimo ragazzo che, in una serata pronunciò più o meno dieci parole, e tanti altri di cui non ricordo dettagli fondamentali. 

Gli incontri migliori sono sempre avvenuti per caso. A volte scegliamo colui/colei che occuperà i nostri pensieri, allieterà le nostre notti e sarà protagonista delle nostre fantasie,  ancora prima di rendercene conto. Come se un disegno superiore si compisse. E, come mi fece notare la mia cara amica, poi diventa tutto inevitabile. Come in un piano inclinato. Non puoi fermare il corso delle cose, perché ormai ne fai parte.


L’unica possibilità è quella di vivere tutto senza aspettative e paranoie, perché, fino a quando durerà, sarà meraviglioso e per sempre.

Per tornare al mio amico e la giovane non bionda-non tettona, subito dopo il primo incontro, ho suggerito all’incontentabile: “Ciò che lei desidera è un uomo che la faccia sentire porca”. Lui mi ha risposto che si potrebbe provare facendola distendere sul ventre, con una mela in bocca …

Ecco che ancora una volta il mondo femminile e quello maschile si dimostrano distanti. Forse perché a lui importa poco della lei in questione. Ma poi mi chiedo se è l’uomo che mi sta accanto a farmi sentire “porca”, per dirla come la mia giovane amica. 
Ho un’immagine davanti agli occhi. Io distesa accanto a lui (non il mio “lui” ufficiale), sul letto. Con una mano tenevo i miei capelli raccolti, con l’altra mi aggrappavo a lui, intenta com’ero a succhiarglielo. Aprii gli occhi e li rivolsi verso di lui. Mi stava guardando. Continuai a fissarlo, provando ancora più piacere in ciò che stavo facendo. Forse sorrisi. Lui disse di amarmi così, Troia, solo per lui, solo con lui. Dentro di me provai una sensazione mai vissuta prima. Da allora non mi abbandona mai. 
Per il mio uomo potrei essere qualsiasi cosa.

18 commenti:

  1. Il problema è che magari ad una dici "mi piaci così, Troia" e quella si incazza ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le dinamiche di coppia sono tante e complesse. È sicuro che, se la tua donna non ama sentirsi chiamare così, tu devi rispettarla. Allo stesso modo mi incazzerei se un passante mi chiamasse "troia" così, senza motivo.
      Tutto è lecito solo se lo si vuole insieme :-D

      Elimina
    2. Il problema è capire se e quando...ma solo per me che sono tonto di natura

      Elimina
    3. Sappiamo entrambi che non sei affatto tonto!! :-P

      Elimina
  2. > mi ha risposto che si potrebbe provare facendola distendere sul ventre, con una mela in bocca …

    e' belllizzzzzzzima!!
    Ahahahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, fa ridere, ma lei voleva essere porca, non porchetta!!! :-D
      Buongiorno, caro UuIc :-*

      Elimina
    2. Guarda che la porchetta è solo una porca un poco più minuta.
      La porchetta è una libidine, eh!?
      :)

      Elimina
    3. :-D
      Una porca più minuta...ahahahah

      Elimina
  3. L'ultimo appuntamento al buio (non voluto come al solito) a cui sono stata costretta a sottopormi è stato con il figlio di un'amica di mia madre, che conosco da anni, e che per altro è omosessuale.

    Solo che il ragazzo in oggetto si è sempre dimenticato di dirlo alla sua, di madri, di esserlo.

    Odio gli incontri al buio!!!

    Riguardo la tua amica, se posso permettermi è stata leggermente ingenua. Molti uomini vogliono la donna porca, ma devono illudersi di avere una santa :P

    Fallo, ma non dirlo, che ti piace essere porca :P Almeno non alla prima uscita. A meno che non sia una voluta provocazione per capire il livello mentale dell'essere in oggetto. E la battuta fatta da lui, a mio avviso, non lascia dubbi :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pessimi, questi appuntamenti al buio!
      Per il resto, non c'è stato colpo di fulmine, quel giorno Cupido era in sciopero. Certo è che io non mi intrometterò più! :-)

      Elimina
  4. Un giorno ti diro' dell'orizzonte degli eventi.
    A volte un piano inclinato non rende a sufficienza l'idea.

    Ciao Finnicella

    Gio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aspetterò di leggere, allora. Con la solita impazienza. So già che mi svelerai qualcosa di meraviglioso :-*

      Elimina
  5. non c'è un amico in giro che possa presentarmi te, Rossa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi autopresento...
      Vipero, sono LaRossa. Ho sentito cose meravigliose su di te. Conoscerti è un piacere :-*

      Elimina