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giovedì 27 giugno 2013

Un pomeriggio di lavoro



A me guidare piace. E anche parecchio. In sincerità, per il parcheggio lascio un po’ a desiderare, ma non c’è nemmeno da stupirsi. Non devo dimostrare che le donne riescono fare tutto meglio degli uomini. Conosco donne degne della 24 ore di Le Mans, ma io non faccio parte della categoria. Perché sono distratta. E poi sono una puntigliosa rompiscatole anche alla guida. Se ho la precedenza, me la prendo. Anche se questo mi è recentemente costato un’ammaccatura (lieve) alla fiancata.  

Ieri
 
Esco da casa per andare a lavoro in evidentissimo ritardo. Invece di fermarmi allo stop, rallento, certa che non ci siano auto in arrivo. Invece un’auto c’è. Per pochissimo non la urto. Imbarazzatissima nei confronti dell’uomo che, infuriato, scende dall'auto, mi preparo a chiedere scusa. Si avvicina pronto ad inveire contro di me, io apro lo sportello, gli sorrido (un po’ spaventata) e lui … mi chiede se sto bene, se ho avuto paura, poi mi dice che sono cose che possono capitare, l’importante è che nessuno si sia fatto male. Insiste affinchè passi io per prima e mi saluta con la manina festosa. Incredula, vado a lavoro. 
Arrivata con cinque minuti di ritardo. Ma considerata la quantità di tempo che trascorro lì, nessuno dice mai niente per un po’ di ritardo. 
Arriva uno a chiedermi un’informazione. Di sicuro non ancora trentenne. Occhiali e abbigliamento strani, un tatuaggio enorme sul polpaccio. Biascica qualcosa, non capisco. A volte sono rincoglionita. Mi limito a dirgli “Prego?” E lui, ridendo immotivatamente ed agitando il capo, mi risponde “Minchia, prego?!?”.  
Credendo di essere semplicemente cortese, mi “permetto” di augurare una buona serata ad un uomo, di solito molto allegro e simpatico. Invece ieri cosa mi risponde? “Buona serata? Ma buona serata un cazzo!”

Continuo a lavorare in silenzio per tutta la serata, per evitare che magari a qualcuno venga in mente di mandarmi a quel paese, viste le premesse. A fine serata viene il solito collega e mi comunica di aver capito ciò di cui avrei bisogno (ma chi ha detto che ho bisogno di qualcosa?). Ci vorrebbe qualcuno che mi scopasse continuamente, per una settimana intera, per sfinirmi, in modo da togliermi lo sguardo adorante nei confronti degli uomini che incontro. Lui si offre volontario per la terapia.
Lo sguardo adorante nei confronti degli uomini non andrà via nemmeno se mi scopassero continuamente per un mese.
Quello sguardo è amore.


 Il video di oggi non ha attinenza con il post. Mi è venuto in mente leggendo il blog di Francesco. Ecco cosa si ascoltava intorno a me alla fine degli anni '80. Io ero ancora una bambina, ma le radici sono qualcosa di forte, ed il bello della musica è proprio sopravvivere al tempo che passa. La qualità del video non è delle migliori, ma Mario Venuti così giovane merita proprio!

12 commenti:

  1. grazie per la citazione cherie.

    io ahimè non ero bambino all'epoca..... ma lo spirito non è cambiato moltissimo

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    1. Di nulla, dovere! :-*
      E' meraviglioso e giusto che lo spirito non cambi!

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  2. Uhm... probabilmente a quello stop ti sei infilata, senza rendertene conto, in uno di quei varchi dimensionali strani per cui sei finita in una dimensione parallela.

    A volte capita.

    Pensa che in uno di quei posti, fuori dal tempo e dal mondo, si narra persino che un topolino abbia ipnotizzato un cobra :)

    Di solito al risveglio il mondo torna ad essere normale. Di solito. A volte no :)

    Ma il collega della terapia è sempre quello che volevi trascinare fuori con i due americani?

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    1. Dimensioni parallele? Come quando ti fermano per un controllo, e alla richiesta "Patente e libretto" sorridi e ti fanno subito andare senza guardare i documenti? :-D
      Misteri!
      Sì, il collega è sempre lui. :-)

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    2. Si... qualcosa del genere... o dove un uomo grande e grosso scappa correndo come un coniglio davanti ad una ragazzina diciassettenne che lo insulta con terminologie degne del peggior scaricatore di porto di Marsiglia, anche ^_*

      Sono quelle cose strane che a volte accadono e che rendono una giornata degna di essere vissuta, anche quando va storta ed uno strafatto viene e ti ride in faccia :)

      Il collega... mettigli del bromuro nel caffè :P

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    3. Un'alternativa, sempre per il collega, potrebbe essere di dirgli che ti sei associata ad una setta religiosa che proibisce di avere relazioni sessuali con uomini che conosci da più di un anno. E' così assurda che secondo me non riesce ad obiettare nulla! :P

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    4. magari basterebbe togliere alle donne la possibilità di guidare ;o)

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    5. @ Mist: la storia della setta mi piace tanto! Potrebbe crederci davvero XD
      Fa parte di quelli disposti ad aspettare. Imperterrito. Paziente. Uff...
      Grazie per il consiglio.
      @Grisù: Non approfittare del fatto che ti adoro per scrivere sciocchezze!! :-P <3

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  3. Bella giornata, emblematica. Hai provato tutto... gentilezza e cafoneria !!
    Venuti dalle Madonie a cercar carbone...(bel gioco di parole). Bravi davvero i Denovo. Conosciuti bene.

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    1. John, sapere che li abbia ascoltati anche tu è bellissimo!! :D
      Io amo molto Venuti
      :-*

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    2. Non solo ascoltati. Connosciuti bene.
      :))

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    3. Davvero? Allora anche per questo ne hai un bel ricordo. :-)

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