DonneUomini

La donna, quotidianamente, interpreta tanti ruoli. A lavoro, a casa, con i bambini, con il proprio partner. Da lei ci si aspetta sia professionale e cortese a lavoro, che riesca a tenere in ordine casa, stirare, cucinare, rammendare, fare il bucato, badare ad eventuali figli e poi, sensuale ed instancabile, sia pronta a soddisfare i desideri dell’uomo che ha accanto ( La mia parte preferita. Fosse per me, farei solo questo). 

Io mi traggo fuori dal genere “Wonder Woman”, ché svolgo le attività necessarie alla sopravvivenza quasi sempre con il broncio. Però sono abile ad assemblare un mobile ikea, a riparare ciò che si guasta, rabboccare l’acqua al motore, e negare l’evidenza: amo la mia spiccata componente maschile, lo dicevo giusto ieri ad un caro amico.

Ma all’uomo cosa si chiede?

Ascoltando in giro un po’ di chiacchiere, ho scoperto che l’uomo ideale deve essere:

Tenero, ma anche un  duro. Deciso, ma docile. Comprensivo, ma fermo nelle decisioni. Che aiuti in casa, ma non troppo, ché poi diventa invadente. Dolce a letto, ma non smielato. Che abbia sempre voglia di fare sesso, ma non proprio sempre. Che sappia far godere una donna, quando lei decide che sia il momento giusto. Che non passi il tempo davanti la tv, anche se il film d’amore si devono vedere in due. Che sia un lavoratore modello, ma “caro, per te non deve esistere solo il lavoro!”. Che abbia l’aspetto di un figo stronzo e senza cuore, ma che sia romantico e premuroso.

Potrei andare avanti ancora per molto in questa esposizione di contraddizioni.

Noi ci siamo abituate. Siamo programmate per barcamenarci in mezzo alla confusione. Ma l’uomo, in certe cose, è semplice. Per questo credo sia profondamente scorretto metterlo in difficoltà dicendo “no” e sperando che lui, tutto da solo, capisca che sia “sì”. 

Una conoscente, anni addietro, mi raccontò indignata, che nonostante lei avesse dato al marito l’opportunità di scegliere, tra tre orologi, quello che lui doveva regalarle per Natale, il malcapitato, non notando i cenni della moglie, scelse quello che lei gradiva meno, suscitando le peggiori ire femminili. Questi sono traumi.

Una mia amica, dopo il primo appuntamento, decise di non incontrare più il giovane che la  corteggiava. Perché?

Perché lui, quella sera, disse di sentire freddo. “E un vero uomo non sente freddo!”

In questa continua lotta tra uomo e donna (che voi sapete benissimo come io risolverei), questo è ciò che deve fare un vero uomo. E ringrazio Vipero per il suggerimento!