Questo inizio d’autunno mi piace molto.
Merito del fatto
che, il tempo libero che mi è mancato in estate, sta abbondando in queste due
ultime settimane.
Riappropriarsi dei propri spazi, di certi rituali ormai
dimenticati, del tempo necessario a riorganizzare le idee e guardarsi dentro
quel tanto che basta, in certi momenti diventa quasi un lusso. Ed io me lo sto
godendo, questo lusso.
Ieri, ispirata dal pomeriggio grigio ma accogliente e
domestico, mi è venuta voglia di cucinare.
Ma non solo di cucinare. Di pasticciare, di usare tutti gli arnesi,
sperimentare e mettere tutto sotto sopra.
Forte di decine di puntate di trasmissioni
di cucina, mi sono cimentata nell’impastare e stendere la sfoglia per ottenere
un vassoio di pasta fresca. E come se non bastasse, ho deciso che dovesse
essere verde, per dare un tocco di colore al mio piatto.
Ho preparato il piano di lavoro con grande attenzione. Bilancia,
farina, uova, sale e spinaci (che servono a dare il colore verde alla sfoglia).
Farina a fontana, uova all’interno, ed ho iniziato ad impastare.
In pochi minuti, però, i miei pensieri hanno iniziato a
seguire un percorso diverso.
Ho immaginato che lui (quel “lui” che, ultimamente, mi viene
spesso in mente), arrivasse alle mie spalle e, approfittando dell’acconciatura
raccolta, iniziasse a baciarmi il collo, tenendomi ferma per i fianchi, sussurrandomi
all’orecchio parole e desideri irripetibili, mentre io continuavo nel mio
lavoro da sfoglina.
Sicuramente, dopo, approfittando del tessuto morbido del mio
abito nero con fiori rossi e bianchi, si sarebbe fatto strada sotto la gonna,
con le mani.
Avrebbe, probabilmente, accarezzato il culo, ridotto drasticamente
le dimensioni del mio slip, e quindi, lasciandomi quasi nuda, avrebbe lasciato
che continuassi ad imbrattarmi di farina mentre lui, obbligandomi a protendermi
sul tavolo, dietro di me, con forza mi avrebbe fatto sentire la sua erezione, in
maniera da farmi desiderare di sentirlo dentro.
La mia fantasia ha deciso che lui, alla fine, liberando il
tavolo da impasto e attrezzi vari, mi entrasse dentro sporcandomi il culo di
farina (come se vedessi le impronte
bianche su di me), tenendomi china con
una mano sulla mia schiena, e mandando all’aria tutti i buoni propositi di sentirmi,
per mezz’ora, la casalinga perfetta!
Ma quella E' La Casalinga Perfetta! :)
RispondiEliminaSe davvero fosse così, non dovrei più sentirmi l'opposto dell'angelo del focolare :-)
EliminaArgh! M'hai buggerato UUIC! Lo stavo pe' scrive io...
RispondiEliminaMorti di fame e la cucina un casino, ma felici!
"Morti di fame e la cucina un casino, ma felici": non è un sogno? Non è il rapporto ideale? *_*
EliminaL'ideale è: basta che ci sei tu.
EliminaCosì mi fai arrossire. Ma veramente *_*
EliminaTu in questo modo incasini tutto!
RispondiEliminaAllora il detto è:
"femmina piccante, pigliala per amante, femmina cuciniera, pigliala per mugliera."
Il tuo uomo ha una femmina che è sia piccante che cuciniera.
Ora perché deve avere lui questa fortuna?
Sei la donna perfetta: abile nell'arte amatoria e culinaria.
Il mio uomo, probabilmente, mi vorrebbe meno piccante, più cuciniera :-P
RispondiEliminaComunque, grazie Cunny. Ma, per la cronaca, in me c'è poco di perfetto ;-)
In effetti un difetto ce l'hai: dici cazzate. Soprattutto quando parli di te ;-)
EliminaTipo che parlo troppo di me?
EliminaNo tipo che tendi a sminuirti. :-)
RispondiEliminaQuella è obiettività. Per restare con i piedi per terra :-)
EliminaEcco...lo vedi? Cazzate :-)
EliminaTu non sei obiettiva ;-)
più che casalinga, casalingua ! :-)
RispondiEliminaSiiiii!
EliminaCasalingua non disperata. :-D