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martedì 8 ottobre 2013

Sesso e farina



Questo inizio d’autunno mi piace molto. 
Merito del fatto che, il tempo libero che mi è mancato in estate, sta abbondando in queste due ultime settimane. 
Riappropriarsi dei propri spazi, di certi rituali ormai dimenticati, del tempo necessario a riorganizzare le idee e guardarsi dentro quel tanto che basta, in certi momenti diventa quasi un lusso. Ed io me lo sto godendo, questo lusso.

Ieri, ispirata dal pomeriggio grigio ma accogliente e domestico, mi è venuta voglia di cucinare.
Ma non solo di cucinare. Di pasticciare, di usare tutti gli arnesi, sperimentare e mettere tutto sotto sopra. 
Forte di decine di puntate di trasmissioni di cucina, mi sono cimentata nell’impastare e stendere la sfoglia per ottenere un vassoio di pasta fresca. E come se non bastasse, ho deciso che dovesse essere verde, per dare un tocco di colore al mio piatto.

Ho preparato il piano di lavoro con grande attenzione. Bilancia, farina, uova, sale e spinaci (che servono a dare il colore verde alla sfoglia). 
Farina a fontana, uova all’interno, ed ho iniziato ad impastare. 

In pochi minuti, però, i miei pensieri hanno iniziato a seguire un percorso diverso. 
Ho immaginato che lui (quel “lui” che, ultimamente, mi viene spesso in mente), arrivasse alle mie spalle e, approfittando dell’acconciatura raccolta, iniziasse a baciarmi il collo, tenendomi ferma per i fianchi, sussurrandomi all’orecchio parole e desideri irripetibili, mentre io continuavo nel mio lavoro da sfoglina

Sicuramente, dopo, approfittando del tessuto morbido del mio abito nero con fiori rossi e bianchi, si sarebbe fatto strada sotto la gonna, con le mani. 
Avrebbe, probabilmente, accarezzato il culo, ridotto drasticamente le dimensioni del mio slip, e quindi, lasciandomi quasi nuda, avrebbe lasciato che continuassi ad imbrattarmi di farina mentre lui, obbligandomi a protendermi sul tavolo, dietro di me, con forza mi avrebbe fatto sentire la sua erezione, in maniera da farmi desiderare di sentirlo dentro.

La mia fantasia ha deciso che lui, alla fine, liberando il tavolo da impasto e attrezzi vari, mi entrasse dentro sporcandomi il culo di farina (come se  vedessi le impronte bianche su di me),  tenendomi china con una mano sulla mia schiena, e mandando all’aria tutti i buoni propositi di sentirmi, per mezz’ora, la casalinga perfetta!


15 commenti:

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    1. Se davvero fosse così, non dovrei più sentirmi l'opposto dell'angelo del focolare :-)

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  2. Argh! M'hai buggerato UUIC! Lo stavo pe' scrive io...

    Morti di fame e la cucina un casino, ma felici!

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    1. "Morti di fame e la cucina un casino, ma felici": non è un sogno? Non è il rapporto ideale? *_*

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    2. L'ideale è: basta che ci sei tu.

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    3. Così mi fai arrossire. Ma veramente *_*

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  3. Tu in questo modo incasini tutto!
    Allora il detto è:
    "femmina piccante, pigliala per amante, femmina cuciniera, pigliala per mugliera."
    Il tuo uomo ha una femmina che è sia piccante che cuciniera.
    Ora perché deve avere lui questa fortuna?

    Sei la donna perfetta: abile nell'arte amatoria e culinaria.

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  4. Il mio uomo, probabilmente, mi vorrebbe meno piccante, più cuciniera :-P

    Comunque, grazie Cunny. Ma, per la cronaca, in me c'è poco di perfetto ;-)

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    1. In effetti un difetto ce l'hai: dici cazzate. Soprattutto quando parli di te ;-)

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  5. No tipo che tendi a sminuirti. :-)

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    1. Quella è obiettività. Per restare con i piedi per terra :-)

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    2. Ecco...lo vedi? Cazzate :-)
      Tu non sei obiettiva ;-)

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  6. più che casalinga, casalingua ! :-)

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