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lunedì 29 luglio 2013

La mia terra



Oggi si torna a lavoro, e quasi non mi dispiace.
Nonostante non fossi da sola, ho trascorso in solitudine un buon 80% dell’ultima settimana, imponendomi pure di fare la brava ragazza.
Zero tentazioni.
Ho anche finto indifferenza nei confronti di due simpatici uomini che, più di una volta hanno provato ad attaccare bottone. In compenso ho goduto di una temperatura meravigliosamente fresca, di tanto verde, e della squadra italiana maschile di uno sport considerato minore, ma che è composta da uomini che avrebbero risvegliato il desiderio anche nella regina delle frigide!

Per tutta la durata della vacanza ho indossato degli orecchini che portano, su una piccola piastrella di un materiale tipico della mia terra, l’immagine dipinta del simbolo della mia Regione.
Sono stati questi (e in certi casi il nostro accento) a renderci facilmente riconoscibili agli occhi di conterranei che, per lavoro o per amore, da anni sono lontani da casa. Grande il mio stupore nel vedere occhi di uomini emozionati nel riconoscere le origini comuni, nel godere di qualche dettaglio che con il tempo i ricordi avevano cancellato.
In tutti i casi, la speranza di sentir dire che qui, adesso, la situazione sia migliorata.
Chi ha diviso la vacanza con me (e di solito divide anche il resto) ha precisato che il problema qui, è solo la gente che ci vive. Uno di questi “conterranei” mi ha guardato negli occhi, come per chiedermi “Dimmi che non è vero, dimmi che la nostra terra ha ancora della possibilità, che il mare, l’odore degli agrumi e tutta quella bellezza riusciranno a spuntarla”. Come succede dappertutto, ci sono luci ed ombre, qui. Cattive abitudini, un modo poco sensato di vivere ciò che appartiene a tutti, un certo lassismo, uno scarso senso della legalità: questi forse i mali principali. A ciò si risponde con la voglia di alzare la testa, di far sentire la voce, di rispondere con azioni giuste, con la cultura, utilizzando al massimo le risorse del territorio.
Non so se riusciremo a spuntarla, ma una possibilità non si nega a nessuno.


14 commenti:

  1. Mi dispiace per la solitudine, Rossa.
    Uff, che peccato non poter godere in compagnia quelle meraviglie.

    Penso che l'eccellenza dell'Italia sia proprio che essa va dal Tirolo al Sud, dai ghiacciai ai dammusi, dai crauti ai capperi, dagli jodel alle tarantelle cilentane o del gargano.

    Le persone dovrebbero viaggiare e vivere qualche mese all'anno in posti diversi, posti nei quali poter apprezzare i punti di forza della propria terra madre e imparare cose che i suoi abitanti non hanno o non mettono in pratica.

    Bentornata!

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    1. Grazie, UnUomo! :-*
      "Dai ghiacciai ai dammusi"... meraviglioso e calzante esempio.
      Vivere in un posto diverso da quello proprio è veramente illuminante.

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  2. eh no, la brava ragazza no ! non si può sentire (o meglio, leggere)

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    1. Ma no perchè non sono credibile, o perchè non mi si addice? :-P

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    2. eh vabbè, giochi a fare la scopatrice assoluta e poi si arriva a questo stato di astinenza ciellina o quasi....

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    3. Ehi, pornoromantico, astinenza ciellina un corno :-D
      Se mi va di fare sesso, lo faccio. Che poi a volte cerco di impormi di essere fedele, è un'altra cosa.
      E poi io non gioco a fare la "scopatrice assoluta". Ci sono dei rapporti che si limitano al sesso, altri che invece prevedono scambi di altra natura (confidenze, tenerezze, risate) e che sono ugualmente profondi.

      Secondo me, se fossi stato un Frate Inquisitore, mi avresti fatta condannare. Mi disapprovi sempre.
      Per questo ti adoro! ;-)

      (che poi, tutti i Francesco che conosco, dalle mie parti diventano "Ciccio", ma ho la sensazione che disapproveresti anche questo <3)

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  3. brava, bisogna che noi tutti si abbia questa giusta dose di orgoglio, attaccamento alla terra e voglia di rivalsa... speranza ce n'è, io ne ho molta.

    un saluto dai ghiacciai ;)

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    1. Anche io ne ho molta! :D

      Dai ghiacciai? Wow, allora soffrirai il caldo meno di me ;-)

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  4. "C'è sempri friddu e u suli è annigghiatu..."

    Ma da domani... casa!
    Rossa, sparirò per un po'.
    Come farai?
    Come farò?

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    1. Avemu u suli, avemu u mari...

      Sparirai? E per quanto?
      Accidenti, non so come farò...
      Mi mancherai :'(

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    2. Non vedo l'ora di partire per un verso, non vedo l'ora di tornare per un altro.
      Anche se tornare sarà, come sempre, lacerante.

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    3. Invece tieni solo la gioia della partenza. Ci sarà tempo per pensare al rientro :-)

      Buone vacanze, mio dolce Grisù. E prova a non dimenticarti di me :-*

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    4. come se fosse possibile, Rossa.

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