Io, La Rossa

Non inizierò dalle presentazioni,  perché per quelle c’è sempre tempo, e poi mi piace scoprirmi poco a poco, quindi, se ne avrete voglia, conoscerete di me più di quanto io stessa vi mostrerò.

Da adolescente tenevo un diario, lo custodivo gelosamente in mezzo alla biancheria intima. Lì annotavo i miei pensieri, i sogni, i progetti. Crescendo iniziai a scrivere dei primi amori, e dei primi approcci con il sesso. A volte rileggo qualche pagina e sorrido nel ricordare una me un po’ timida ed impacciata. Non ho dimenticato il primo bacio, ma nemmeno la prima volta che un ragazzo prese la mia mano e la mise sui suoi pantaloni. La prima reazione, a metà tra lo stupore e l’incredulità, fu solo la premessa del mio grande amore per il sesso maschile. 

Tenere un diario (anche se non cartaceo) dopo vent’anni è come vedere la propria vita a ritroso. Avere qualche consapevolezza in più aiuta. Così come aiuta aver riposto in un cassetto quell’ingombrante senso del pudore. Faccio solo ciò che mi va, e se voglio qualcosa, con pazienza ed arte cerco di ottenerla. Non ci riesco sempre, ma la media positiva è in crescita. 

La verità è che vi amo, cari uomini. Siete tutti uguali, noiosi e brontoloni, a volte. Venite da Marte e noi da Venere, ma c’è qualcosa che ci accomuna. E se potessimo mettere da parte le quotidiane inimicizie e concentrarci solo sul piacere che riusciamo a scambiarci vicendevolmente … beh, non ci sarebbe storia!

Noi donne abbiamo molto da darvi, e spesso siete così impegnati in non so cosa, che non riuscite ad accorgervi di quanto avete accanto.

Amateci. Carnalmente, senza riserve. Scoprirete un mondo meraviglioso.

Peggy Lee - Fever