Luci accese. Anche di giorno?

Mia madre dice che tra quattro, cinque anni finirà questa pacchia. Passarla liscia, trovare sempre una porta aperta, godere di clemenza e attenzioni in cambio di sorrisi. Sostiene che dopo i quarant’anni non ti si fila nessuno, e addio! Poco male, ho sempre pensato. Io sono così, mica lo faccio per ingraziarmi i favori della gente! 

Sabato notte mio fratello è stato fermato dalla polizia. Gli hanno perquisito l’auto e lo hanno sottoposto all’etilometro. Lui è astemio (oltre ad essere l’uomo che amo di più). Gli agenti ci sono rimasti davvero male. Non avendo altro da contestare, si è concluso tutto con una multa. Aveva uno dei fari guasti. Stamattina lasciamo la sua auto dal meccanico e, nell’attesa, facciamo un giro con la mia auto. Faccio guidare lui, perché nessuno si fida della mia guida.

Ed ecco che una simpatica paletta ci invita a fermarci. Un carabiniere, ancora prima di chiedere patente e libretto, rimprovera a mio fratello la presenza di un faro guasto. Maledizione, non me ne ero accorta, davvero!

Evito che mio fratello prenda la parola (è ancora nervoso per sabato) e spiego che l’auto è mia, e no, non mi sono accorta di avere il faro guasto (occhi dolci). Il simpatico uomo in uniforme mi sorride, e comprende … a volte gli impegni, i pensieri possono farci sfuggire queste piccolezze … trova subito la soluzione: consiglia a mio fratello di spegnere le luci (che tanto è mattina) e di recarci subito a ripararle. Niente multa, è sicuro della mia diligenza. Ancora sorrisi e sguardi dolci. Andiamo via. Mio fratello mi guarda arrabbiato “Non è giusto, sei una stronza. Ti odio!”. E io che colpa ho?  

Ieri in tv ho sentito che diventiamo davvero donne superando i quarantacinque anni. Ecco, mamma, hai sbagliato. Si prospetta un lungo, lungo divertimento!