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venerdì 8 marzo 2013

In 20 minuti



Io non sono libera, quindi devo sottostare  ad orari, impegni, doveri, e tanti altri casini. Ogni tanto capita di avere una sera per me, per uscire con le amiche, o per andare ad ascoltare musica. Come in quella sera d’estate : il compleanno di un’amica. Mentre scelgo cosa indossare, mi viene in mente che magari, se la serata finisse non tardissimo, potrei passare da lui. Anche solo per un bacio. Con questa idea in mente, metto ancora più cura nel vestirni : a lui piace slacciare, sbottonare.

A metà serata lo avviso tramite sms. Sono fortunata, stasera è libero anche lui. La festa si prolunga, in realtà è molto tardi, più di quanto immaginassi, ma lui è ancora sveglio, mi aspetta, anche io lo aspetto. 

Trovarmi da lui a quell’ora della notte è strano, sono abituata alla luce che s’intrufola dalle pieghe delle tende. Lui sembra pensare alla stessa cosa, restiamo al buio. Di solito è deciso, autoritario, forte.  Oggi, in questa versione intima, sembra quasi preso alla sprovvista, e questo accenno di debolezza mi fa impazzire. Sembra il momento ideale per fare ciò che ho sempre desiderato, e che lui, per smania di comando, non mi permette mai.

Mi bacia il collo, poi la spalla e intanto io provo a spingerlo verso la parete. Non ha la t-shirt, mentre lo bacio, scendo, con la lingua, fino a circondare l’ombelico. E poi, mentre mi inginocchio, e lui cerca di riprendere il controllo, mi ritrovo già intenta a succhiare con tutta la devozione e la passione che possiedo. Ad avvolgere il glande con la lingua, e poi di nuovo succhiare. Non prova più a fermarmi. Mi trattiene con entrambe le mani, e mi obbliga ad ingoiare. Fino all’ultima goccia. I minuti a disposizione sono volati. Gli resta solo il tempo di dirmi che vestita così gli piaccio molto, poi mi bacia sulle labbra che sanno ancora di lui, e mi lascia andare.

Because the night belongs to lovers.

Non parliamo più di quella sera. Solo qualche mese dopo mi confessa di pensarci ancora. Di avere spesso l’impressione di averlo solo immaginato, spera di riuscire ad immaginarlo di nuovo. Mister XXL è fatto così. Non riesce ad andare oltre, con le parole. Quando mi stringe forte, mi solleva da terra e mi bacia tra i seni, penso che mi stia donando tutto ciò che può.

 Photo: Saudek




10 commenti:

  1. Beh le parole mica sempre servono...

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    1. Hai ragione. A volte ragiono da donna simil-romantica :-) Dura poco, però. Per fortuna.

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    2. Ma non è un problema...hai scritto:
      "Non riesce ad andare oltre, con le parole. Quando mi stringe forte, mi solleva da terra e mi bacia tra i seni, penso che mi stia donando tutto ciò che può."
      Questo è bello...sai cosa può dare una persona e non pretendi altro da lui.
      Credimi che sei una delle poche persone che l'ha capito :-)

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    3. Un uomo speciale mi ha insegnato a godere del presente. Senza aspettative. ;-)

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    4. Quell'uomo ha ragione.
      Siamo sempre proiettati in un futuro incerto...o riviviamo un passato che non tornerà più e questo non ci fa godere di quello che abbiamo.
      Magari non è molto...o quello che desideriamo...ma accettare quello che si ha, quello che si è, fa si che anche i desideri spariscano e spesso questo vuol dire felicità :-)

      Cazzo e poi mi dicono che sono un cazzone...a volte scrivo anche cose sagge :-)

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  2. E suvvia micatanovero. Se una cosa ci piace speriamo di accaparrare una porzione di future e goderne ancora.
    Sarà che un'ingorda.
    FG

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    1. Buongiorno, Femmina Gaudente :-)
      Il tuo discorso non fa una piega. Ma lui non sa (o non vuole) darmi di più, e io non posso dargli di più. Però mi piace. Quindi, fino a quando non mi stancherò di questo gioco, starò alle sue regole.

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  3. Ecco, nella fine c'è la deità dell'erso, direi.
    Il paradosso dell'eros clandestino, fugace è che spesso ci si illude che esso possa essere messo in gabbia e poi costruirci intorno una casa. Ma quella porziuncola poi diventa piccola e l'uccellino dalle ombre policrome muore poi.

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    1. Da poco sono uscita fuori da una di queste gabbie. Appena in tempo. Ne pago ancora conseguenze poco piacevoli. Proprio per questo ho giurato a me stessa di non ricascarci. Un legame fatto di parole, sospiri, carezze, contatto fisico è sostenibile, ci sta anche una leggera nostalgia. Quando entrano in gioco le promesse invece no. Lì inizia il pericolo. Per l'uccellino dentro la gabbia, per l'eros, per ogni cosa.

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