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lunedì 6 maggio 2013

Differenze



I film horror mi terrorizzano. Il solo pensiero di una casetta di legno in mezzo al bosco, 4 ragazzi, una torcia e una sega elettrica mi fa tremare. C’è solo una cosa che mi inquieta allo stesso modo: un invito a cena da parte di una famiglia tradizionale. Quella in cui, ad esempio, la donna considera il sesso solo con finalità riproduttive (quindi dopo le gravidanze chiude a doppia mandata e getta via la chiave), e l’uomo, che non sa più dove mettere il testosterone che ha in corpo, trova interessante anche la  sosia ringiovanita della Cancellieri, l’importante è che respiri. 
Arrivata a destinazione, mi accorgo di essere ad un "raduno" di famiglie tradizionali (ce ne sono ben tre), capisco che la cosa si complica. Si, potrei fingere un malore ed andar via, ma non mi tiro indietro, magari scoppia una rissa e mi diverto pure. 
Una cosa che non sopporto è la repentina distinzione: uomini da una parte, donne dall’altra. Preferirei stare a parlare di IRPEF, calcio e Sottosegretari, piuttosto che ascoltare certi discorsi, ma fa parte del pacchetto. Prendere o lasciare. La conversazione tra comari inizia con una dissertazione sul latte per la prima infanzia. In polvere o liquido? (Con un po’ di impegno ed alienazione dalle altre, posso farcela.) Si passa poi a discutere dell’abitudine di far dormire i bambini nel lettone fino a 6-7 anni. “Così, per stare tutti insieme. Ma anche per evitare di usare la scusa del mal di testa … con il bambino di mezzo, chi pensa a sesso?”  (Ma si, posso farcela, anche perché non ho bambini e il pensiero non mi sfiora nemmeno. “Chi pensa al sesso?” è inquietante!) Ma il peggio deve ancora venire. Confesso di impiegare qualche minuto, prima di capire il motivo per cui questo spot venga tanto criticato dalle giovani madri. Mi trovo in mezzo a donne turbate dall’omosessualità, che non sanno come affrontare l’argomento con i figli, e ritengono che i mezzi di comunicazione non debbano affrontare l’argomento, per evitare che i bambini ne siano incuriositi e rivolgano domande a loro, troppo impegnate in un atteggiamento moralista e ottuso per poter fornire delle risposte semplici, giuste ed esaurienti. Ecco che la rissa sta per scatenarsi. Ma intervengono gli uomini, affamati, e tutto si risolve con qualche sguardo ostile e tanto sdegno.

A fine serata, in auto, lui mi dice che se anche io fossi stata una casalinga a modo, non sarebbe stato male. Virtuosa, ordinata e discreta: la donna ideale. Io rispondo che potrei provare a cambiare, se è ciò che desidera. Certo, probabilmente a letto poi, stanca e con il mal di testa perenne, non gli permetterei di prendermi il culo, né mi dilungherei più di tanto a succhiarglielo, ché magari è peccato. Ci pensa nemmeno mezzo secondo e decide che così vado benissimo.

Mi piace vincere facile.


30 commenti:

  1. È una questione di qualità..è una questione di qualità..è una questione di qualità..sono il tuo dolce lupo cattivo..vieni nel bosco..

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  2. della serie tutti vogliono la moglie troia ma quando ce l'hanno s'incazzano, la riportano all'ordine e vanno a trans? :)

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    1. Ahahah...no se la tengono e se la godono. Pensi che una moglie troia può diventare santa? Resterà sempre com'è. E meno male! XD

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    2. C'è una famosa barzelletta con il papa che è da s pietro per entrare in paradiso ma lui gli fa storie. un peccatuccio li, uno la e mentre sono li a discutere arriva una mezza nuda, truccata pesante che saluta san pietro ed entra. il papa stupito domanda: ma chi è quella??? sembra una.... una...
      san pietro lo interrompe e dice: "si, è la puttana del reggimento".. ecco :D

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    3. Un posto in paradiso non si nega a nessuno. Proprio come in Parlamento.

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  3. No, nel bosco no, ho paura. Quanto meno dovrei farmi accompagnare da una come Dylan Dog. Se sei dolce, come puoi essere cattivo?? :-P

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    1. Invece dovresti sapere che le due cose possono coesistere..ma non nello stesso istante..vieni nel bosco a godere ..abbandona ogni dovere..been

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    2. Ok, verrò nel bosco. Perché hai trovato la rima e perché mi hai fatto pensare ai Cccp, nel primo commento. Giusto il tempo di indossare i panni di Cappuccetto Rosso. A dopo, Lupo Been ;-)

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  4. Io amo gli horror. Calcola che abito isolato, con boschi vicino e li guardo da solo visto che la Morosa ha paura.
    Quanto al resto, è un bel casino....
    Penso che la gran parte degli uomini italici vorrebbe una mogliettina casalinga perfetta, un surrogato della mammina, e poi la libertà di scoparsi chi vogliono (ovviamente se una donna deve passare le proprie giornate a lavorare, accudire figli, pulire e cucinare manicaretti magari la voglia di scopare un po' cala).
    Si perché avere una donna, fuori, che te la da quando vuoi è meglio di averne una in casa che, giustamente, pretende attenzioni.

    Io appartengo alla categoria di ometti che se ne batto il cazzo della "perfetta padrona di casa".
    Le pulizie? Le faccio io.
    A cena? Al ristorante.
    Non so che farmene della "casalinga a modo"...ci sto a mangiare Manzotin fino alla fine dei miei giorni pur di avere accanto una donna che sappia godermi e che si lasci godere.
    Poi magari esiste anche la donna casalinga a modo e troia a letto...ma non so.

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  5. Esiste di sicuro! Magari non ossessionata dall'acaro e propensa all'ingoio. Io mi riferivo solo alle donne incontrate giorni fa. Non credo che ci siano donne totalmente ostili al sesso. Tu ti prospetti come il mio uomo ideale, comunque.

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    1. Totalmente ostili no, non credo nemmeno io.
      Ma con desideri ed appetiti sessuali diversi si.
      A meno che pubblicamente siano così "sante" e poi, nella realtà...

      Ho smesso di cercare di capire la psiche femminile anni fa :-)

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    2. Non credo che esista un trattato sulla psiche femminile. Io non capisco solo perché ci sono donne convinte di fare una cortesia al proprio uomo quando scopano. Una volta una mi disse che per ottenere ciò che voleva, a volte si negava per due mesi. Da rinchiudere! E il loro piacere? Perché lo mortificano così?

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    3. Evidentemente non lo trovano così piacevole.
      Lo vedono come un "dovere" ed in effetti è triste come cosa.
      Magari il piacere lo trovano nel mangiare un profitterol.
      Magari non hanno mai nemmeno provato il vero piacere. Ci sono un sacco di donne che hanno conosciuto un tizio, ci si sono messe insieme e lo hanno sposato...un solo uomo nella vita.
      Se trovi un uomo che sa dare piacere bene...altrimenti pensi che il sesso sia quello...un paio di colpi, uno schizzo di roba gelatinosa e poi si gira e dorme.
      Quel tipo di sesso credo farebbe passare la voglia a chiunque.

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    4. Probabilmente è come dici tu. Hai ragione. Per questo, forse, anche io ho scoperto tardi cosa potesse rendermi felice.

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  6. riguardo quella pubblicità ti giro questo
    la nuova bussola quotidiana

    per il resto scrivo dopo, sperando di avere un po' di tranquillità.

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    1. Sembrano le parole delle giovani e ottuse madri... Da impazzire!
      A dopo, Vipero dolce :-*

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    2. (non resisto, infrango qualche regola ed ecco qua. tanto più che licenziarmi, che altro potrebbero fare?)

      Dunque, da mammo anche io se mi ritrovo attorniato da famiglie figliate mi metto lì a discutere di pappe, pannolini, ovetti e passeggini (prima); compiti, maestre stronze, doposcuola, partita di calcio, basket, ‘ndo li mettemo ‘st’estate (adesso).
      Però diciamo che a noi scandalizzano altre cose. Più che le pubblicità sulle lesbiche, per dire, una roba tipo la Santanchè al governo o Berlusconi padre della patria.
      Ma immagino sia comunque difficile spiegare ai bambini certe tematiche.
      L’altro giorno in macchina i due molesti parlando tra di loro cominciano a dirsi quanto sia terribile sentirsi dare del gay.
      Appicciamo l’orecchie e chiediamo al grande: “chi è che vi dice gay?” e lui, irritatissimo: “quelli di 4ta e 5ta…”.
      “Ma tu perché t’arrabbi se ti dicono che sei gay? almeno sai cosa vuol dire?”
      Interviene il piccolo, che con faccia angelica esclama: “I gay sono gli uomini che sposano gli uomini”.
      “Ecco, allora tu la prossima volta digli di portarti sua sorella”
      “E perché?”
      “Ah già… perché?... eh… evabbè, allora rispondi che non c’è niente di male e che non sono affari loro, ecco.”
      (‘gna posso fa. Temo di essere troppo superficiale per riuscire ad approfondire temi educativi così delicati. A me in fondo basta non diventino laziali).

      Invece sulle mogli/compagne come dite voi troie, o semplicemente DONNE come dico io.
      Rossa, ho 47 anni e a parte te e FG conosco solo un’altra che è così: cioè come la vorremmo noi maschietti (ingorda, insaziabile, fantasiosa, sempre disponibile, non importa dove/come/quando/perché).
      Io ho sposato un’asciutta (come direbbe FG) e se oggi non saprei più dire perché, all’epoca lo sapevo benissimo: sopravvivenza.
      E’ terribile vivere sempre cercando di essere all’altezza, e dopo essermi massacrato con donne DONNE, riuscire ad essere il dominante, per una volta o forse per la prima volta, mi sembrò un paradiso.

      Alla fine eccomi qui, a sbrodolare leggendo di te o di FG…
      Tutto ha un prezzo, e io pago sempre conti salatissimi.

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    3. Premetto di non essere Erode. Adoro i miei nipotini, gioisco delle loro conquiste, e i bambini, in genere, restituiscono un senso a tante cose...forse parlo così perchè non ho figli, ma l'idea di esserne risucchiata mi spaventa un po'. Detto questo, immagino sia difficile affrontare certi argomenti, ma necessario. Credo sia indispensabile un'educazione "sentimentale", che insegni cose come il rispetto dell'altro da noi, il rispetto della persona che ci ama, e che le persone non ci appartengono, ma sono nostre compagne di viaggio.
      Infine, io credo che tu sia sempre stato all'altezza. Forse il tuo era solo un fatto di percezione. Io, ad esempio, ho qualche problema con l'autostima, non sono per niente dominante, ma ci sto lavorando. Provo a tirare fuori il meglio dai miei difetti peggiori. Non ci riesco, forse. Ma l'importante è averci provato. Sopravvivere a volte è doloroso quanto non vivere. Ti abbraccio forte, dolce Grisù.

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    4. patetic mode on:
      sai che c'è Rossa, è che quell'amore che provi per i figli ti fa scoppiare il cuore.
      e quando nacque il secondo mi dissi: "emmò? non cell'ho due cuori...". Eppure ti riscoppia uguale, anzi doppio.
      Ed è un amore estremo, perchè non t'aspetti nulla in cambio, non deve essere corrisposto per alimentarsi.
      patetic mode off

      p.s. però ammetto che starci vicino a noi mammi è estenuante. soprattutto quando uno dei due segna un gol o centra un canestro ;o))

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    5. Hai scritto qualcosa di meraviglioso, Vipero. Posso solo immaginare l'intensità di questo sentimento.
      L'essere mammo ti rende ancora più dolce-Grisù. <3

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    6. mammo sì, ma mammo indie eh!

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    7. Ahahah amore infinito per te, Vipero. :-*

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  7. Se ti inculcano che il tuo scopo non è essere donna ma essere madre ecco che il centro della vita diventano i bambini. E invece essere madre è una parte dell'essere donna e non l'unica. E quando hai piccoli in cantiere (magari più bambini) ecco che ti rimane poco tempo o nulla per fare qualsiasi altra cosa. Hai sicuramente poco tempo per l'eros e... il cerchio si chiude.

    Maschi e femmine corresponsabili di questa aberrazione.
    E peggio stanno e più la rinforzano.

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    1. Si, corresponsabili. In due è tutto più semplice. Ma lei spesso non delega, e lui non ci prova nemmeno a proporsi.
      Un bacio, UnUomo

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  8. Rossa ma che vuoi che sia.... Mostra la lingua ridi e fanculizzale

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  9. Mi si smaglierebbero i boxer a sentire certi discorsi...
    Non so se avrei resistito molto senza sbattere in faccia la realtà che a letto chi più chi meno è porco, e chi non accetta questa natura è solo un represso.

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    1. Infatti...stava per scoppiare la rissa, e per diversi motivi.

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  10. io al massimo esco con una/la donna ed evito il problema. e parlo da uomo

    ps: il V° punto dei miei post o è un video o è una foto. passa quando vuoi.

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  11. A volte evitare i problemi è la soluzione migliore!
    Passerò spesso a leggerti, allora! ;-)

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