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venerdì 10 maggio 2013

Testatrice di sedili d'auto



Un post letto sul blog di John Doe mi ha riportato indietro nel tempo: anni e anni di sesso in auto, posso affermare quasi di essere un’esperta in materia. Era la soluzione migliore quando, ancora giovani e spiantati, cercavamo un po’ d’intimità. 
Il fidanzato storico trasformò la sua auto in una garçonierre, e ricordo meravigliosi pomeriggi estivi in campagna, sotto l’ombra di un grandissimo ciliegio a sperimentare un sesso ancora acerbo, fatto di corpi affamati, mani, lingue e tanta incoscienza. Più di una volta ci accorgemmo che, tra gli alberi c’erano contadini che raccoglievano le ciliegie e usavano le scale anche per guardarci dall’alto. A diciotto anni sembra tutto lecito, tutto possibile, ci ridi su e tutto come prima.


Mentre scrivo, mi vengono in mente attimi davvero felici, specialmente con un uomo che mi fece sperimentare il sesso in auto sempre diverse (perchè aziendali), tanto che, se Quattroruote avesse avuto la rubrica “L’auto per scopare” io sarei stata la redattrice ideale. La scopata più divertente fu la notte di ferragosto, in un piazzale vicino la spiaggia. Era un po’ trafficato, in realtà, ma il fatto di essere dentro una Smart ci diede spunto per trovare l’incastro ideale, e i diversi tentativi ci fecero tanto ridere che, dei passanti non ci curammo affatto. Un’altra volta, completamente nudi, in auto, ci dimenticammo del tempo, raccontando di noi, dei nostri sogni, delle nostre vite. Lui mi teneva tra le braccia, e la sua mano tra le mie gambe mi aiutò a eliminare difese e pudori. Fino a quando un uomo in bicicletta ci passò accanto e la magia si trasformò in panico (mio). 


Un “amico” aveva l’abitudine di stendersi subito sul sedile passeggero, e io adoravo stare sopra di lui. Era una cosa che facevamo tanto spesso che, alla fine, la tappezzeria del sedile si sgualcì al punto che dovette rifarla. E ancora notti d’estate o fredde serate invernali sotto le stelle o al chiaro di una luna complice e compiacente … è passato qualche anno, ma ci tornerei volentieri, anche solo una notte, a far l’amore sotto le stelle. In spiaggia, magari, come qualche anno addietro.



Un cenno particolare va a tutte le volte che, invece di scopare mi sono esclusivamente dilettata nell’uso della bocca. Mi piace, ed ormai è risaputo. In auto poi, riuscivo a trovare sempre una posizione comodissima che mi permetteva di esprimermi al meglio. Lo spazio ristretto imponeva: le sue mani sulla mia testa, le mie mani sulle sue cosce.  Dedicavo le mie prime attenzioni al glande, con le labbra umide, e poi mi perdevo nel leccare e succhiare. Lingua, saliva e tanta, tanta passione.

Certo che questi ricordi, a quest’ora del mattino, mi predispongono bene per tutta la giornata!



19 commenti:

  1. Felice di averti ispirata :-)
    Magari un giorno metteremo insieme la nostra esperienza e daremo qualche valutazione/consiglio su un paio di auto :-)

    Personalmente quella più comoda che ho testato è la Twingo, il modello vecchio. Abbassando gli schienali dei sedili anteriori e posteriori avevi a disposizione un letto praticamente.

    L'ultimo sesso in auto su una Fiesta, modello nuovo, facendo sedere la mia Lei sui sedili dietro ed abbassando gli schienali dei sedili anteriori in pratica aveva le gambe appoggiate sui poggiatesta dei sedili anteriori. In pratica era completamente spalancata e, dato che gli schienali anteriori non erano allineati perfettamente con il divano posteriore, un po' alte.
    Posizione ottima per degustare la sua "eau de chatte" e per scopare ovviamente.

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  2. Certo, ottimo! Contatto Quattroruote e faccio la proposta!
    Con un po' di fantasia, ogni auto può diventare una suite.
    Un bacio, John :-*

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  3. ahahah bellissimo..post rossa

    A me l'auto non ha mai ispirato sono pigra anche in questo....
    FG

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  4. Mi ispira qualsiasi cosa mi offra un piano d'appoggio (ma anche ciò che non me lo offre, in realtà!)
    :-*

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  5. Passo tra dieci minuti? ho la macchina...

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  6. Birba
    Io ho avuto la fortuna o la sfiga di non dover mai trombare in auto.
    Diciamo che anche ora lo vedo... scomodo.

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    1. Scomodo, certo, ma allora era l'unica soluzione ;-)
      Baci

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  7. Bei ricordi di gioventù...E' vero che nei ricordi spesso restano nella mente le cose belle, ma in questo caso ricordo tanta... scomodità... e almeno un paio di corcostantze, sgradevoli, in cui mi sono ritrovato con un paio di persone intente a guardarci e a fare non solo quello...
    Però, quanto erano romantici quei momenti...

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    1. Si, John, sarà come dici tu, nei ricordi restano le cose belle...
      Momenti romantici <3

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  8. ritengo che x quanto possa apparire scomoda, la scopata in auto ha il suo perchè e va vissuta, quel suo pizzico di esibizionismo, la paura di essere colti (solo in età acerba) e l'organizzazione delle posizioni, beh x quanto mi riguarda sono una tappa obbligata e di tanto in tanto la ripasso con piacere, solo che ora, da "vecchio saggio" ho un monovolume con tutti i sedili reclinabili.. :P

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    1. Ecco, Syrus, io ogni tanto ripasserei con piacere! Mi piace la tua saggezza ;-)

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  9. io persi la verginità nel 1991, a bordo della mia 127 blu.
    non fu mai più bello di come fu quella prima volta.

    p.s. ricevere un pompino mentre si è alla guida è una di quelle esperienze che ti fanno credere all'esistenza del paradiso.
    io per fortuna l'ho provata (grazie tatina, ovunque e con chiunque tu sia ora).

    ((cioè tatina dove sei lo so, con chi no, ma comunque grazie))

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    1. Bello che tu lo ricordi così :-)
      La mia prima "prima volta" non è stata entusiasmante, magari prima o poi, ne parlerò.

      Un saluto particolare a tatina :-D

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  10. ahahahha... ogni tanto ci vuole una risata e questo me ne riporta alla mente un paio.
    la prima è che un tizio, guardone, s'era messo su un pino (ed è storia vera), per ammirare la postazione macchinesca e cadde di sotto stampandosi sull'auto. Peccato che nella medesima c'era la figlia con il suo ragazzo. Figura di merr...... :P
    la seconda, nelle mie pochissime uscite in auto, m'ero piazzato nei pressi di un bosco qui vicino e la sera in paese, venni avvicinato da una pulzella locale che mi chiese di farle quello che avevo fatto alla pulzella nell'auto. Figura di meerrrr... bis!
    da quel giorno, chiuso con il provamento dei sedili, meglio le camere d'albergo ! :P

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    1. Mastro, che ridere... :-D
      Entrambi gli aneddoti sono esilaranti! Immagino il padre-guardone XD XD

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    2. già... considera che all'epoca al contrario di tutta l'italia qui c'era il famoso "icci, il mostro di scandicci" (chiamato così per dissacrare la paura che faceva a tutti), e che imboscarsi era pericoloso. ti mettevi con l'auto negli stessi posti, dove potevi essere visto e favoriva i guardoni, curiosi o abituè. :P

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    3. Quasi inquietante, direi! XD
      Era più affollato della piazza del paese! :-D

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